Studenti protestano per la morte di Lorenzo: striscioni e fumogeni contro l’alternanza scuola-lavoro
Una nuova protesta contro l'alternanza scuola-lavoro e in memoria di Lorenzo, il 18enne morto durante uno stage in una ditta in provincia di Udine. Nel primo pomeriggio di oggi, venerdì 4 febbraio, una ventina di studenti si sono riuniti davanti all'ingresso della Afol, sede dell'agenzia per la formazione, l'orientamento e il lavoro. Hanno appeso degli striscioni con le scritte "Questo modello di scuola, ci sta uccidendo". Il presidio arriva a una settimana dalle proteste esplose davanti all'ingresso di Assolombarda: durante quell'occasione si erano registrati alcuni scontri con la polizia culminate con il ferimento di uno dei partecipanti.
L'intervento della polizia
Anche oggi sul luogo delle proteste è intervenuta la polizia: oltre agli striscioni, secondo quanto riportato in una nota stampa, i ragazzi avrebbero imbrattato le vetrine dell'agenzia con della vernice lavabile. Il presidio è stato interrotto proprio dalle forze dell'ordine che hanno poi allontanato i manifestanti. I partecipanti saranno segnalati all'autorità giudiziaria. Non si sono state registrate tensioni tra la polizia e i presenti.
Le proteste di questa mattina
Anche stamattina ci sono stati dei presidi organizzati dagli studenti: i ragazzi hanno protestato contro le nuove disposizioni sulla maturità 2022. Il motivo è legato alla decisione di ristabilire gli esami così come erano organizzati nel periodo pre-Covid: "Questa maturità è una beffa. Dopo tutte le mobilitazioni e attivazioni, dopo tutte le nostre richieste di convocazione fatte al ministro, ci ritroviamo invece riproposto un modello di esame totalmente inadeguato al contesto reale delle scuole". Anche venerdì prossimo gli studenti scenderanno in piazza per protestare contro le regole della maturità.