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Studentessa del liceo Tenca di Milano denuncia: “Un bidello mi ha molestata”. I compagni protestano in cortile

Una studentessa del liceo Tenca di Milano ha denunciato di aver subito molestie da parte di un membro del personale scolastico lo scorso 24 maggio. Oggi, 4 giugno, i compagni di scuola sono scesi in cortile per manifestare solidarietà alla ragazza: “È il fallimento del sistema e della sicurezza che l’istituto dovrebbe garantire”.
A cura di Enrico Spaccini
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La protesta degli studenti del liceo Tenca di Milano (foto da Kollettivo autonomo Tenca - Instagram)
La protesta degli studenti del liceo Tenca di Milano (foto da Kollettivo autonomo Tenca – Instagram)

Gli studenti del liceo statale Carlo Tenca di Milano sono scesi nel cortile dell'istituto al secondo intervallo di questa mattina, martedì 4 giugno, per manifestare solidarietà a una loro compagna vittima di molestie da parte di un membro del personale scolastico. La molestia sarebbe avvenuta venerdì 24 maggio all'interno della scuola: "Reputiamo questo avvenimento un fallimento del sistema scolastico e della sicurezza che la scuola dovrebbe garantire", ha scritto su Instagram il Kollettivo autonomo Tenca, "abbiamo deciso di non restare in silenzio in un momento in cui la scuola ha deciso di voltarle le spalle".

La molestia del bidello ai danni di una studentessa

Stando a quanto riporta il Corriere della Sera, la studentessa avrebbe raccontato ai suoi genitori di aver subito una molestia da parte di un bidello. Si tratterebbe di un collaboratore scolastico arrivato al liceo Tenca da pochi mesi e, dopo aver scambiato qualche parola con la ragazza, avrebbe tentato un approccio fisico.

I genitori della studentessa si sono poi rivolti al dirigente scolastico Mauro Agostino Donato Zeni, il quale ha assicurato di aver aperto un'istruttoria. Le autorità sono state avvisate e i documenti spediti a Luciana Volta, direttrice generale dell'Ufficio Scolastico Regionale.

"La scuola le ha voltato le spalle"

Gli studenti dell'istituto di Bastioni di Porta Volta durante il secondo intervallo della mattinata hanno appeso uno striscione sulle scale anticendio: "Fuori molestie dalle scuole". Seduti in cortile, hanno ascoltato i vari interventi fatti al megafono. In sintesi, il messaggio di fondo di questa manifestazione era quello di schierarsi al fianco della studentessa vittima di violenza in un momento, dicono dal Kollettivo, "in cui la scuola ha deciso di voltarle le spalle".

Gli studenti ribadiscono che questo è un "atteggiamento inaccettabile" e chiedono "una scuola che ci faccia sentire sicuri, che non ammetta persone moleste in un ambiente costituito maggiormente da minorenni". A questo ha voluto rispondere il dirigente scolastico Zeni che afferma che la scuola "si è mossa il giorno stesso in cui abbiamo ricevuto la segnalazione".

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