Strangola un uomo e lo seppellisce in un campo: chiesti 24 anni di carcere per un 35enne
Il pm di Monza Giovanni Santini ha chiesto una condanna a 24 anni di carcere pi altri 3 di libertà vigilata a pena scontata per Sadik Ilhami, il 35enne accusato dell'omicidio volontario di Omar Annaoui. Secondo l'accusa, avrebbe ucciso il 53enne perché pretendeva da lui che gli pagasse la cocaina che avevano consumato insieme. Il delitto è avvenuto la sera del 22 agosto 2022, ma il corpo di Annaoui è stato ritrovato solo il 28 agosto seppellito in un campo vicino all'ex carcere di Desio (in provincia di Monza e della Brianza).
L'omicidio di Omar Annaoui
Il 53enne si trovava sepolto sotto meno di un metro di terra in un campo di granoturco accanto all'ex carcere e alla caserma dei carabinieri. A indicare il luogo esatto era stato un uomo che si trovava insieme alla vittima e al suo omicida la sera del 22 agosto. Agli investigatori il testimone ha riferito anche dove sarebbe avvenuto l'omicidio, ovvero in un seminterrato proprio dell'ex carcere.
A strangolare Annaoui sarebbe stato Sadik Ilhami: 35enne marocchino come gli altri, pregiudicato per reati di spaccio di sostanze stupefacenti, irregolare sul territorio nazionale e senza fissa dimora. A tradirlo sarebbero state alcune tracce lasciate sul tubo di gomma che sarebbe stato usato per strangolare il 53enne e su una pala trovata poco lontano in quel campo.
Secondo quanto è stato ricostruito dagli investigatori, Ilhami pretendeva che Annaoui pagasse la cocaina che avevano consumato insieme quella sera. La discussione è degenerata in una lite violenta: il 35enne lo avrebbe legato, picchiato, torturato e ucciso strangolandolo con il tubo di gomma. Ilhami avrebbe, poi, provato a prelevare dal conto del 53enne, ma il pin che aveva era sbagliato. Il 35enne lo avrebbe, infine, seppellito portandolo in mezzo al campo di granoturco servendosi del carrello di un supermercato.
L'arresto di Ilhami e le accuse
L'arresto nei confronti di Ilhami era scattato sei mesi dopo il ritrovamento del cadavere. I carabinieri, insieme ai colleghi delle investigazioni scientifiche dei Ris di Parma, hanno dovuto eseguire diversi accertamenti prima di risalire al 35enne, cui Dna corrisponde con le tracce trovate sulla pala e sul tubo di gomma.
Il 35enne è imputato per omicidio volontario, occultamento di cadavere, rapina e utilizzo abusivo di carte di pagamento. Lui si è sempre dichiarato innocente, accusando il testimone della vicenda che la Procura ritiene attendibile. Il pm Santini ha chiesto per Ilhami 24 anni di carcere e altri 3 di libertà vigilata. Il prossimo 15 marzo potrebbe arrivare la sentenza.