Strangola la moglie malata e chiama il figlio: “Vieni, ho ucciso la mamma”
Umberto Antonello ha telefonato al figlio intorno le 3 della notte tra domenica e lunedì 6 febbraio. In pochi secondi gli ha detto di aver appena ucciso sua moglie, Antonietta Vacchelli. Poco dopo sono arrivate in quell'abitazione di via dell'Eremo, nel rione Germanedo di Lecco, le forze dell'ordine e i sanitari dell'Agenzia regionale emergenza urgenza e le forze dell'ordine che hanno provato a rianimare la donna. Vacchelli, però, era distesa sul letto come se dormisse ma era deceduta giù da quasi un'ora.
Le condizioni di salute della vittima
Sul caso stanno indagando i carabinieri, ma le poche informazioni che sono emerse già delineano i contorni della vicenda. Da quanto risulta, Vacchelli era gravemente malata. L'87enne, infatti, necessitava di assistenza continua soprattutto da parte del marito, suo coetaneo.
La scorsa notte, quando erano da poco passate le 3, Vacchelli si sarebbe svegliata e avrebbe chiesto al marito di accompagnarla in bagno. Sarebbe in questo momento che Antonello, forse in preda a un raptus, le ha stretto le mani al collo fino a strangolarla. Infine, l'ha presa in braccio e l'ha distesa sul letto, come è stata poi trovata dai soccorsi.
L'arrivo dei soccorsi e dei carabinieri
A chiamare il 112 è stato il figlio della coppia che vive nella loro stessa via, nella parte superiore della città vicino all'ospedale Manzoni. Dopo aver ricevuto la chiamata del padre in cui gli ha confessato quanto aveva appena fatto, si è precipitato al loro appartamento trovando la madre senza vita.
I sanitari di Areu hanno comunque provato a rianimare la donna, senza alcun risultato. I carabinieri hanno effettuato il sopralluogo e messo sotto sequestro l'appartamento.