Strage Paderno Dugnano, il 17enne che ha ucciso i genitori e il fratellino potrà incontrare i nonni
È solo questione di giorni. Potrà presto incontrare i nonni il 17enne che la notte del 1 settembre ha sterminato la famiglia uccidendo a coltellate i genitori e il fratellino di 12 anni nella loro villetta di Paderno Dugnano (Milano). Ad autorizzare l'incontro, dopo la richiesta del legale Amedeo Rizza, è stato il Tribunale per i minorenni, e i parenti si sono detti disponibili a incontrare in carcere lo studente.
"Non lo abbandoneremo mai", avevano fatto sapere fin da subito proprio i nonni. E ciò che resta della famiglia fa quadrato intorno al 17enne reo confesso di un triplice omicidio, per cui nonostante tutto i parenti provano prevalentemente "pena e compassione". E ancora. "È un dolore immenso, ma siamo pronti a incontrarlo".
La difesa, intanto, lavora a una consulenza psichiatrica affidata a un esperto per una successiva richiesta di perizia, affinché venga accertato se al momento dei fatti il giovane avesse o meno un vizio di mente. Un altro nodo chiave sarà quello che riguarda l'aggravante della premeditazione contestata dalla pm Ditaranto dopo le prime dichiarazioni del giovane, che aveva ammesso di covare da tempo il proposito omicidiario. Parole poi ritrattate. "Non ce l'avevo con la mia famiglia", ha spiegato al gip. "Avevo un malessere, è esploso negli ultimi giorni. Pensavo che con questo gesto avrei messo fine al mio disagio".
Intanto, domani pomeriggio nella chiesa di Santa Maria Nascente di Paderno Dugnano si svolgeranno i funerali delle tre vittime della strage familiare che ha sconvolto il paese della Brianza e l'Italia intera. A officiare le esequie sarà l'arcivescovo di Milano Mario Delpini.