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Strage di Paderno Dugnano

Strage familiare di Paderno Dugnano, il 17enne: “Ai miei genitori dicevo che andava tutto bene”

“Ogni tanto i miei genitori mi chiedevano se c’era qualcosa che non andava perché mi vedevano silenzioso, ma io dicevo che andava tutto bene”: è quanto ha raccontato il 17enne accusato del triplice omicidio di madre, padre e fratellino di 12 anni avvenuto a Paderno Dugnano (Milano).
A cura di Ilaria Quattrone
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Nella giornata di oggi, giovedì 5 settembre, si è svolta l'udienza di convalida del ragazzo di 17 anni, accusato di aver ucciso la sua famiglia a Paderno Dugnano (Milano). Davanti alla giudice per le indagini preliminari de tribunale, l'adolescente ha raccontato che è "da quest'estate che sto male, ma già negli anni scorsi mi sentivo distaccato dagli altri. Forse il debito in matematica può avere influito. Ogni tanto i miei genitori mi chiedevano se c'era qualcosa che non andava perché mi vedevano silenzioso, ma io dicevo che andava tutto bene".

Il ragazzo ha poi aggiunto di percepire le persone attorno a lui come "meno intelligenti e spesso non mi trovavo bene in certi ragionamenti o ritenevo che si occupassero e preoccupassero di cose inutili". Dagli atti emerge inoltre che il ragazzo aveva pensato a diverse "soluzioni" per risolvere il suo malessere: andarsene di casa o scappare in Ucraina.

Dagli atti sarebbero poi emersi ulteriori dettagli su quanto accaduto la sera dell'1 settembre quando il 17enne ha ucciso la sua famiglia: "Quando si sono addormentati sono sceso, ho preso una maglietta nera e l'ho divisa a metà per impugnare il coltello, perché avevo intenzione di pulire il coltello per fare incolpare altri". La giudice per le indagini preliminari, al termine dell'udienza, ha convalidato l'arresto. Inoltre questa affermazione sarebbe tra gli elementi che avrebbero portato al riconoscimento della premeditazione.

Il giovane ha poi spiegato che dopo aver ucciso il fratello con decine di coltellate, sarebbe andato in camera dei genitori. I due "hanno acceso la luce, io ero davanti a loro con il coltello in mano. Loro mi hanno detto di stare calmo, sono venuti in camera con me e lì li ho aggrediti".

Domani, venerdì 6 settembre, saranno effettuate le autopsie sui corpi di madre, padre e fratello di appena dodici anni.

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