Strage di Pioltello, la procura chiede il processo per 10: ci sono anche Rfi e l’ad Gentile
La Procura di Milano ha chiesto il processo per 9 tra manager, dipendenti e tecnici di Rete Ferroviaria Italiana, tra cui l'ad Maurizio Gentile, e per la stessa società: sono tutti indagati nell'inchiesta sul disastro ferroviario di Pioltello, nel milanese, avvenuto il 25 gennaio del 2018, che ha causato la morte di tre persone mentre diverse altre decine rimasero ferite.
I reati contestati sono disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose
Disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose i reati contestati nell'istanza firmata dai pm Maura Ripamonti e Leonardo Lesti e inoltrata quest'oggi all'ufficio del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Milano. Stralciata, invece la posizione in vista della richiesta di archiviazione, non solo di due dirigenti di Trenond e della società, ma anche di Amedeo Gargiulo all'epoca direttore dell'Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e di un suo vice di allora. Le parti lese che possono chiedere la costituzione di parte civile sono in totale cento. Le famiglie delle tre vittime e i 97 feriti, tra gravi e lievi, con traumi fisici o psicologici.
Il punto zero e la ricostruzione del deragliamento
Le indagini durate quasi due si sono concluse nell'ottobre del 2019: relazioni tecniche e perizie, le analisi dei resti del treno raccolti e custoditi in un deposito, le immagini delle telecamere lungo la ferrovia, le ricostruzioni in 3D hanno portato a sostenere la prima tesi degli inquirenti, ovvero che il treno sarebbe deragliato a causa di uno spezzone di rotaia di 23 centimetri che si è fratturato nel cosiddetto ‘punto zero'. Un danno generato, stando alle indagini, da insufficiente manutenzione. Inoltre è emerso che il problema sarebbe stato noto da circa undici mesi, ma non affrontato. Tanto che per “tamponare” era stata messa una tavoletta di legno. L'accusa rivolta ai vertici di Rfi è di non aver messo a disposizione dei lavoratori di Trenord e dei viaggiatori presenti sui treni "attrezzature idonee ai fini della sicurezza".
Il giorno dell'incidente costato la vita a tre donne lavoratrici
L'incidente avvenuto alle 7 del mattino del 25 gennaio 2018 ha provocato il deragliamento del treno regionale 10452, partito da Cremona in direzione Milano: sono tre i vagoni che deragliano, travolgendo due pali della luce e accartocciandosi su se stessi. In trappola tra le lamiere restano centinaia di pendolari. A perdere la vita sono tre donne: Ida Milanesi, 61 anni, Giuseppina Pirri, 39 anni, e Pierangela Tadini, 50 anni. Circa cento persone rimangono ferite.