Strage di Paderno, oggi i funerali dei genitori e del fratello uccisi dal 17enne: “Tragedia incomprensibile”
Si tengono oggi a Paderno Dugnano (Milano) i funerali di Fabio Chiarioni, Daniela Albano e del loro secondogenito di 12 anni, uccisi nella notte del 1 settembre dall'altro figlio 17enne, reo confesso e ora detenuto all'interno del carcere minorile Beccaria.
La funzione è iniziata alle 14.30 all'interno della chiesa di Santa Maria Nascente, officiata dall'arcivescovo di Milano Mario Delpini alla presenza di oltre un migliaio di cittadini. La folla è stata tenuta fuori per alcuni minuti per permettere ai parenti, entrati da un ingresso laterale, di raccogliersi intorno alle tre bare per un momento di raccoglimento privato.
All'inizio della celebrazione delle esequie delle tre vittime della strage familiare di Paderno Dugnano, l'arcivescovo di Milano Mario Delpini è stato interrotto da un uomo che ha tentato di prendere la parola, salendo sul pulpito, per proporre la sua "soluzione" contro tragedie di questo tipo. L'anziano è stato subito bloccato dai carabinieri, ed è ripreso lo svolgimento dei funerali.
L'omelia dell'arcivescovo di Milano: "Incomprensibile tragedia"
Nell’omelia celebrata dall’arcivescovo di Milano Mario Delpini, ci sono le parole di angoscia e incredulità per una strage senza perché. "Di fronte all’incomprensibile tragedia la parola del Signore ci aiuta a decifrare l’enigma e a raccogliere il cantico della vita e della speranza giovane di un fratello, l’intensità dell’amore misterioso di una mamma e la responsabilità della parola vera di un papà", sono state le parole pronunciate dall'arcivescovo di Milano. "La parola è già una medicina. Il papà, se ascolta la sua esperienza e ascolta la voce del Signore, sa la parola giusta, sa il discorso rassicurante, sa la parola che incoraggia, che corregge, che rimprovera. La parola che perdona".
Lutto cittadino a Paderno Dugnano
Nel frattempo l'amministrazione comunale, guidata dalla sindaca Anna Varisco, ha dichiarato il lutto cittadino come gesto di vicinanza alla famiglia da parte di tutta la comunità. Le bandiere sono a mezz’asta nelle sedi comunali e negli uffici pubblici e sospese tutte le manifestazioni pubbliche in programma. Alle ore 12 la comunità si è raccolta per osservare un minuto di silenzio in segno di partecipazione.
Le tre vittime della strage familiare di Paderno Dugnano
La famiglia, del resto, era molto conosciuta in paese. Fabio lavorava nella ditta di costruzioni di famiglia con la moglie Daniela, titolare di un negozio, mentre i due figli minorenni frequentavano le scuole locali: il più piccolo era alunno alle medie, mentre il fratello maggiore stava per cominciare l’ultimo anno del liceo scientifico.
"Il piccolo aveva sempre voglia di giocare, era meraviglioso", è stata la testimonianza del suo allenatore di pallavolo, presente al funerale. "Sempre felice e disponibile, dava tutto sé stesso in ogni occasione. Ed era seguito dai genitori, presenti alle partite e coinvolti nelle attività dell'oratorio". Lo stesso ritratto che ha fatto il suo maestro di musica, in prima linea con la banda del paese: insieme hanno dedicato un brano d'addio al 12enne, quando il feretro ha abbandonato la chiesa. "Era un bambino volenteroso, molto allegro e vivace".
I parenti del 17enne: "Non lo abbandoneremo mai"
"Nessuna notte buia potrà impedire al sole di risorgere", hanno intanto fatto scrivere i parenti delle vittime sul manifesto funebre che ha annunciato le esequie. Una citazione di Jim Morrison che accompagna una precisa richiesta dei familiari: stretti nel loro immenso dolore, hanno chiesto espressamente di non portare fiori ma di devolvere eventuali offerte all’associazione Kayros di don Claudio Burgio, che si occupa del reinserimento sociale dei minori con procedimenti penali in corso. "Non lo abbandoneremo mai", hanno recentemente dichiarato infatti a proposito del 17enne in carcere. E adesso, dopo il via libera del tribunale dei minorenni, sono pronti a incontrarlo di persona.