Strage di Linate, vent’anni fa il disastro aereo più grave d’Italia: il ricordo delle 118 vittime
Sono trascorsi venti anni da quel terribile 8 ottobre 2001. Venti anni da quando 118 persone persero la vita a seguito del più grave incidente della storia dell'aviazione civile in Italia. A un mese dall'attentato alle Torri Gemelle, la strage di Linate sconvolse l'Italia. Quella mattina un jet privato Cessna e un aereo di linea della compagnia Scandinavian airlines (Sas), che stava viaggiando a una velocità di velocità di circa 270 chilometri, si scontrarono. Dopo l'impatto, l'aereo di linea andò a finire contro un hangar dello smistamento bagagli che prese fuoco. Negli anni a lasciare perplessi fu la catena di errori che portò a quel disastro: l'impatto è stato causato dalla segnaletica insufficiente, dal radar di terra non attivo e dall’errore del volo privato.
"Non voglio e non vogliamo che Linate venga dimenticata. è la più grande tragedia dell’aviazione civile del dopoguerra", ha detto a Fanpage.it Adele Pesabene, presidente del Comitato 8 ottobre, che quel giorno perse il marito. La presidente ripercorre tutti i momenti di quel terribile evento: "Non c'erano notizie, nessuno dava informazioni". La donna infatti seppe tutto dalla televisione: "Nessuno ha mai telefonato dando la notizia, l'ho appresa dalla tv e poi dai miei cognati che erano a Linate".
La presidente: Dal punto di vista giudiziario stendiamo un velo pietoso
"È stata importante la creazione di questo comitato anche dal punto di vista psicologico. Lo stare insieme – spiega ancora Pesabene – il condividere lo stesso dolore è stato importantissimo. Ci siamo supportati a vicenda". Il comitato era nato con l'intenzione di accelerare le fasi processuali. L'inchiesta, partita subito dopo, evidenziò fin da principio grosse pecche ed errori. I processi terminarono il 7 luglio 2006 con la sentenza della Corte di Cassazione che confermò cinque condanne dai tre ai sei anni e mezzo. Altre tre persone patteggiarono e tre furono assolti. La presidente però non si ritiene soddisfatta delle sentenze: "Dal punto di vista giudiziario, stendiamo un velo pietoso. Ci sono state delle condanne che via via sono diminuite. Alla fine però anche se questo fossero state più gravi, non avrebbero riportato i nostri cari. Spero solo che chi ha avuto condanne lievi ma ha commesso errori abbia una coscienza che gli parli molto spesso".
La cerimonia di commemorazione
Sempre nella giornata di oggi, si svolgerà la cerimonia di commemorazione: sarà deposta una corona di fiori nell'area dove è avvenuto lo scontro e sarà osservato un minuto di silenzio. Poi sarà la volta del Bosco dei Faggi dove sarà celebrata la messa con monsignor Mario Delpini. Al termine di questa il sindaco di Milano Beppe Sala, la vicepresidente della Regione Letizia Moratti, e la presidente Adele Scarani Pesapane porteranno un omaggio.