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La strage di Erba di Olindo e Rosa

Strage di Erba, Cuno Tarfusser denuncia la procuratrice generale di Milano Nanni per il provvedimento disciplinare

Il magistrato che ha chiesto la revisione del processo per la strage di Erba, ed è stato sanzionato dal CSM per come l’ha fatto, ha denunciato la Procuratrice Generale di Milano per quello che ha testimoniato durante il procedimento disciplinare nei suoi confronti.
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Cuno Tarfusser, il magistrato che ha chiesto la riapertura del processo per la strage di Erba e oggi è candidato alle elezioni europee per Azione, ha denunciato la procuratrice generale di Milano, Francesca Nanni. Non solo, infatti, ha segnalato alcuni comportamenti della sua attuale capa che, a suo dire, sarebbero stati scorretti al Consiglio Superiore della Magistratura, ma ha trasmesso gli atti anche alla Procura della Repubblica di Roma affinché valuti l'avvio di un procedimento penale. La denuncia riguarderebbe in particolare il provvedimento disciplinare a cui lo stesso Tarfusser è stato sottoposto dal CSM su indicazione della Procura di Como e nel quale ha testimoniato Nanni.

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La denuncia risalirebbe già a marzo del 2024, ma finora la notizia non era mai stata comunicata. A raccontarlo è stato Tarfusser durante un'intervista al podcast ‘Il grande abbaglio' dei giornalisti Edoardo Montolli e Felice Manti sui motivi per cui ha deciso di chiedere la revisione del processo che ha condannato all'ergastolo Olindo Romano e Rosa Bazzi: "Certamente farò ricorso contro la censura, questo è pacifico, però rileggendo e riguardando e rivedendo e risentendo gli atti e le dichiarazioni rese come testimone dal procuratore generale nel procedimento disciplinare a mio carico ho scoperto delle cose che ho evidenziato in un atto separato che ho trasmesso alle autorità competenti". A quel punto il giornalista gli chiede se ha presentato una denuncia contro il Procuratore generale di Milano. E lui: "Ho fatto una segnalazione in questo senso, sì".

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Contattato da Fanpage.it, Tarfusser ha confermato di aver presentato questi atti sia al CSM che alla Procura di Roma e ha spiegato che l'accusa di falsa testimonianza si può riconoscere "non solo quando un testimone dice il falso, ma anche se non dice tutto quello che sa". E, secondo lui, sarebbe successo questo durante il procedimento disciplinare che lui ha subito dopo aver chiesto la revisione del processo sulla strage dei Erba e per cui è stato condannato alla censura. In particolare a omettere, durante la sua testimonianza, dettagli di cui era a conoscenza sarebbe stata proprio la Procuratrice generale di Milano Francesca Nanni. Ora bisognerà vedere se il CSM valuterà questa segnalazione e soprattutto come i magistrati romani leggeranno gli atti che Tarfusser gli ha inviato, visto che l'eventuale apertura di un fascicolo da parte della procura ordinaria risulterebbe giocoforza ben più grave. "Non faccio altro che il mio lavoro", conclude Tarfusser.

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