“Sto capendo la paura che ha provato la famiglia di Giulia Cecchettin”: parla il papà della 20enne scomparsa

Parla a Fanpage.it il padre di Kimberly Bonvissuto, 20enne scomparsa dallo scorso lunedì da Busto Arsizio (in provincia di Varese): “Ora capisco la paura che ha provato la famiglia di Giulia. Sono un morto che cammina. Spero che mia figlia torni a casa”.
A cura di Giorgia Venturini
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A destra la ragazza scomparsa Kimberly Bonvissuto, a sinistra il padre Mariano
A destra la ragazza scomparsa Kimberly Bonvissuto, a sinistra il padre Mariano

"Se mi senti chiamami. L'ansia mi sta uccidendo. Sono un morto che cammina". Parla a Fanpage.it il padre di Kimberly Bonvissuto, la 20enne scomparsa dallo scorso lunedì da Busto Arsizio (in provincia di Varese). Quella sera aveva detto alla madre che avrebbe cenato con la cugina, ma forse doveva incontrare un ragazzo. 

Il padre e la madre oggi sono stati tutto il giorno in Questura. L'uomo ha precisato anche a Fanpage.it: "Gli inquirenti hanno tutto il materiale a disposizione, messaggi e video: stanno visionando tutto. Ci vuole un po' di tempo e stiamo aspettando alcune risposte. L'unica cosa che mi viene da dire è che se mia figlia mi sta guardando o mi sta sentendo le chiedo di farsi sentire. Qualsiasi cosa è successa a me non interessa: sono sempre presente e pronto a risanare se c'è qualcosa da risolvere. Io la sto aspettando, non si deve preoccupare. Deve capire che papà è sempre presente".

E poi aggiunge: "Se lei mi sta sentendo, che prenda il telefono. Se ha difficoltà a venire a casa anche a piedi faccio una maratona per lei e le faccio vedere non è successo nulla. Basta che torni a casa. Io sono qui". La famiglia sta aspettando risposte dagli inquirenti, al momento non ci sono certezze. Il padre non si è poi sbilanciato oltre: i genitori attendono. Il padre poi conclude: "Non voglio che quello che è successo nei giorni scorsi, accada anche a mia figlia".

Il padre poi chiede di non chiamare inutilmente facendo false segnalazioni: "Sono arrivate anche alcune chiamate idiote", conclude il padre. "Quello che sto vivendo io fino all'altro ieri non me lo immaginavo. Ora capisco il dolore che sta provando la famiglia di Giulia Cecchettin. Sono un morto che cammina". La speranza è che presto Kimberly torni a casa e che stia bene.

Intanto continuano senza sosta le ricerche da parte degli agenti di polizia: in campo per cercare la 20enne si sono attivati anche i cani molecolari, uno di questo pochi minuti fa è entrato in casa delle ragazza, ha annusato una scarpa e si è messo alla ricerca in zona della giovane. Nel caso che qualcuno la incontrasse non esiti a chiamare il 112 oppure il numero di telefono della famiglia: 3458534355.

(Intervista di Simone Giancristofaro)

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