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Stilista trovata impiccata a Milano, il Tribunale rinvia il processo contro l’ex fidanzato per un errore

Marco Venturi è stato condannato a 6 anni in primo grado per “morte come conseguenza di reato” dell’ex fidanzata Carlotta Benusiglio. La Procura ha fatto ricorso sostenendo che si sia trattato di omicidio volontario. Oggi si sarebbe dovuta tenere la prima udienza, ma a causa di un errore è stata rinviata a ottobre.
A cura di Enrico Spaccini
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L'udienza del processo d'appello a carico di Marco Venturi che si sarebbe dovuta tenere oggi, mercoledì 21 giugno, è stata rinviata al prossimo 11 ottobre. Il 47enne era stato condannato in primo grado a 6 anni di reclusione per "morte come conseguenza di reato" dell'ex fidanzata Carlotta Benusiglio, la stilista 37enne trovata senza vita a un albero dei giardini di piazza Napoli a Milano la mattina del 31 maggio 2016.

La Procura ha presentato ricorso, in quanto convinta che si sia trattato di omicidio volontario. Con il rinvio disposto dalla Corte d'Assise di appello, però, l'udienza si terrà a un solo mese di distanza da quando il reato per il quale è stato condannato andrà in prescrizione.

La morte di Carlotta Benusiglio

Carlotta venne trovata senza vita il 31 maggio del 2016, impiccata con una sciarpa a un albero di piazza Napoli a Milano. La Procura aveva aperto subito un fascicolo con l'ipotesi di reato di istigazione al suicidio. L'ex fidanzato Venturi è stato prima ascoltato come persona informata sui fatti, poi è finito indagato per omicidio volontario.

La pm Francesca Crupi ha chiesto per lui 30 anni di carcere, sostenendo che la sera del 30 maggio 2016 Venturi aveva litigato con Carlotta finendo con lo strangolarla e simulare il suicidio.

Il processo

Con rito abbreviato, nel giugno dell'anno scorso il gup ha deciso di condannare il 47enne a sei anni declassando il reato in "morte come conseguenza di altro reato". La Procura, però, continua a sostenere che "la rapidità con cui si sono svolte le manovre che hanno portato all'impiccamento e al decesso risultano maggiormente compatibili con una dinamica omicidiaria che non con quella suicidaria".

Per questo motivo, la pm Francesca Crupi ha presentato ricorso sostenendo ancora che si sia trattato di omicidio volontario. Oggi, mercoledì 21 giugno, si sarebbe dovuta tenere la prima udienza del processo d'appello, ma a causa di un difetto di notifica a una delle parti la Corte d'Assise d'appello ha dovuto rinviarla al prossimo 11 ottobre.

Visto il declassamento del reato, subentra la prescrizione che dovrebbe scattare a novembre. Intanto, la Difesa di Ventura chiede ancora l'assoluzione del 47enne definendo "inaccettabile" la ricostruzione dell'accusa.

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