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Stilista impiccata, tra due mesi si saprà se l’ombra nel video è l’ex fidanzato di Carlotta

I periti incaricati di visionare i video delle telecamere di sorveglianza hanno due mesi di tempo per capire se l’ombra che appare la notte del 31 maggio del 2016 in piazza Napoli sia l’ex compagno della stilista trovata impiccata Carlotta Benusiglio.
A cura di Giorgia Venturini
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Il luogo del ritrovamento del corpo senza vita di Carlotta Benusiglio a Milano, in piazza Napoli
Il luogo del ritrovamento del corpo senza vita di Carlotta Benusiglio a Milano, in piazza Napoli

Due mesi dal 21 febbraio, quando al settimo piano del Tribunale di Milano il giudice per le indagini preliminari ha rinviato la sentenza e disposto una nuova perizia. Questo il tempo che hanno a disposizione i tecnici informatici per capire se Carlotta Benusiglio, la stilista trovata impiccata a un albero di piazza Napoli a Milano il 31 maggio di sei anni fa, si sia suicidata o sia stata vittima di un omicidio. Nel dettaglio: il giudice ha disposto una perizia informatica forense sui video delle telecamere della zona che potrebbero aver ripreso anche per pochi secondi Carlotta e l'ex fidanzato. I tecnici dovranno capire se quell'ombra che appare nelle immagini delle telecamere di video sorveglianza sia un artefatto, ovvero un semplice gioco di luci e ombre dovuto alla deformazione dell'immagine, oppure se si tratta dell'ombra di qualcuno. In particolare di Marco Venturi, a processo con rito abbreviato con l'accusa di omicidio per cui il pubblico ministero ha chiesto 30 anni di carcere.

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Le due tesi possibili

Cosa accadrebbe dunque se l'ombra confermasse la presenza dell'ex compagno quella notte in piazza Napoli? Sarebbe sufficiente come prova per emette una sentenza di condanna? Venturi ora si trova a piede libero: in aula è difeso dagli avvocati Andrea Belotti e Veronica Rasoli che fin da subito hanno ribadiscono che le immagini erano già state visionate dalla polizia e che l'ombra era già stata giudicata un artefatto. Tesi invece non appoggiata dalla famiglia Benusiglio rappresentata in tribunale dall'avvocato Gianluigi Tizzoni. Certo è che tutta la verità è racchiusa in 18 secondi: il giudice per l'udienza preliminare in aula ha letto di aver "disposto una perizia di carattere informatico forense volta a depurare secondo le migliori tecnologie disponibile allo stato dell'arte la visione delle immagini presenti negli atti e estrapolate dal sistema di video-sorveglianza in particolare riferimento alle telecamere Napoli 13 la notte della morte 3.39.18 alle ore 3.39.36. Rinviando la formulazione del quesito al 2 marzo". Per l'esito della perizia bisognerà attendere ancora qualche settimana: poi il giudice potrà esprimersi con una sentenza.

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