Stilista impiccata, non è l’ombra di un uomo quella che si vede nei video
Non è l'ombra di un corpo umano quella che si vede in un video registrato dalle telecamere di sorveglianza di piazza Napoli nella notte del 31 maggio 2016 quando Carlotta Benusiglio morì. Lo ha stabilito una perizia disposta dal giudice smentendo quanto sostenuto sinora dalla famiglia della vittima. Secondo la linea degli avvocati dei famigliari di Carlotta, condivisa dalla Procura, quell'ombra apparterrebbe a Marco Venturi, l'ex fidanzato della donna morta per cui sono stati chiesti 30 anni reclusione per omicidio volontario.
La perizia: Non è l'ombra di una sagoma umana
Dopo due mesi di esami, il perito del giudice, l'ingegnere Massimo Giuliani, ha invece stabilito che si tratta di un "artefatto da compressione" dovuto al movimento della camera stessa e non alla proiezione della sagoma di un corpo che si muove. Una sorta di illusione ottica. La perizia è stata ordinata dal giudice Mascarino durante il processo con rito abbreviato. Secondo i risultati delle indagini e stando alla versione dei legali della famiglia della vittima, l'imputato si sarebbe trovato in piazza Napoli a Milano all'ora della morte di Carlotta. La difesa dell'uomo ha sempre respinto ogni tipo di accusa. Nell'ultima udienza del processo i legali di Venturi ne hanno chiesto l'assoluzione perché non vi è "alcun elemento per sostenere non solo una sentenza di condanna, ma anche una richiesta di condanna". La Procura, che ha chiesto una condanna a 30 anni, crede al contrario che Venturi abbia strangolato l'ex fidanzata al culmine di una lite e di aver inscenato un suicidio. Il corpo senza vita della donna è stato infatti trovato impiccato ad un albero con una sciarpa nei giardini di piazza Napoli.