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Stefano Tramonti, sindaco di un paesino nel Bresciano che lavora da remoto da Dubai

Il primo cittadino di Carpenedolo, al suo secondo mandato, fa la spola tra il Bresciano e Dubai, dove si è trasferito con la famiglia. La sua vicenda ha sollevato non poche polemiche.
A cura di Valerio Papadia
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Sindaco in smart working. È questa la storia di Stefano Tramonti, primo cittadino di Carpenedolo paesino di nemmeno 13mila anime nella provincia di Brescia, che spesso si occupa dell'amministrazione del suo Comune da remoto. Al suo secondo mandato – che scadrà nel maggio del 2024 – Tramonti non di rado fa il sindaco di Carpenedolo pur essendo fisicamente a Dubai, dove già vivono la moglie e i suoi due figli, e dove Tramonti ha intenzioni di stabilirsi definitivamente una volta smessi i panni del sindaco.

La storia del sindaco di Carpenedolo ha suscitato non poche polemiche. "Grazie sindaco di averci liberato da 73mila metri di verde inutile e di averci regalato un impianto rifiuti che renderà l’aria più sana. Peccato che lei da Dubai non avrà la possibilità con condividerla con noi" hanno scritto, ad esempio, gli attivisti di "Impatto zero", contrari alla realizzazione dell'impianto, polemizzando sulla decisione del primo cittadino di prendere decisioni per la comunità dagli Emirati Arabi.

Intervistato da Il Giorno, però, Tramonti ha voluto spiegare non soltanto la sua scelta di andare a Dubai, ma anche e soprattutto come riesce ad amministrare un paese da così lontano. "Non sono mai stato il classico sindaco da ufficio ma non sono mai mancato a un appuntamento istituzionale, e continuerò a fare fino maggio, quando scadrà il mandato" ha detto il sindaco di Carpenedolo, manifestando anche la sua intenzione a non ricandidarsi se dovesse profilarsi la possibilità di un terzo mandato.

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