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Stefano Boeri indagato per turbativa d’asta, l’inchiesta è sulla Biblioteca europea da 130 milioni di euro

La procura indaga su possibile “turbativa d’asta” e sospette “false dichiarazioni sull’identità o su qualità personali proprie o di altri” che potrebbero avere influenzato l’assegnazione della realizzazione della Biblioteca europea di informazione e cultura. La biblioteca vale 130 milioni, in gran parte vincolati al Pnrr. Ospiterà 2milioni e mezzo di libri.
A cura di Sara Tirrito
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Stefano Boeri
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Stefano Boeri risulta indagato per turbativa d'asta dalla Procura di Milano. L'inchiesta, coordinata dalla procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano, riguarda il progetto della Biblioteca europea di informazione e cultura (Beic) che dovrebbe essere realizzata nel distretto milanese di Porta Vittoria con i fondi del Pnrr. Boeri era tra gli esperti in commissione giudicante per l'assegnazione del progetto.

L'inchiesta della Procura di Milano

Iscritto nel registro degli indagati, oltre a Stefano Boeri è l'architetto Angelo Raffaele Lunati, che si è aggiudicato la realizzazione del progetto.  Insieme a loro, anche gli architetti Cino Zucchi e Giancarlo Floridi. Gli inquirenti hanno analizzato documenti e materiali informatici perquisiti o sequestrati dalla Guardia di finanza su disposizione dei pubblici ministeri Mauro Clerici, Paolo Filippini e Giancarla Serafini.

Da quanto emerso finora, le ipotesi di reato riguarderebbero la possibile "turbativa d'asta" e sospette "false dichiarazioni sull'identità o su qualità personali proprie o di altri" che potrebbero avere influenzato le valutazioni. Quello su cui lavora la procura è comprendere se potenziali conflitti di interesse non dichiarati abbiano avuto un peso nell'assegnazione dell'incarico. Al bando per la realizzazione della Beic avevano partecipato 44 studi di architettura in tutto il mondo, i cui nomi erano divenuti pubblici solo alla proclamazione dei vincitori, resi noti l'11 luglio 2022.

Il progetto della biblioteca da 130 milioni di euro

Vale 130 milioni il progetto della Biblioteca europea di informazione e cultura che sarà costruita a Milano. Dell'intero importo, 101 milioni sono ricavati dai fondi del Pnrr. La realizzazione era stata messa a bando dal Comune di Milano e dovrebbe essere conclusa per il 2026.

La struttura sorgerà in zona Porta Vittoria e avrà un'estensione di 30mila metri quadri. L'idea era pronta dal 1996 ma era stata messa nero su bianco in un bando aperto a professionisti internazionali solo grazie ai fondi del Pnrr. Il Polo bibliotecario dovrebbe contenere due milioni e mezzo di libri smistati in due edifici gemelli di forma trapezoidale, in vetro e metallo. Su ogni scaffale ci saranno 160mila libri. Per rispettare le scadenze del Pnrr, i lavori dovranno iniziare nel 2024 e concludersi nel 2026.

La replica di Stefano Boeri

L'architetto ha definito "incredibile" la situazione in cui si trova ma si è detto "tranquillo" circa l'avviso di garanzia. Ha dato la "completa disponibilità" a collaborare con gli inquirenti e ha aggiunto di voler "fornire tutte le informazioni" in suo possesso per fare chiarezza. "In virtù di ciò – ha dichiarato – al momento non mi è possibile fornire ulteriori dichiarazioni".

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