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Stefano Boeri a processo per il progetto Bosconavigli: l’architetto è accusato di abuso edilizio

La Procura di Milano ha disposto il rinvio a giudizio per citazione diretta per Stefano Boeri e altri 6 indagati per il progetto Bosconavigli di San Cristoforo. L’accusa è di lottizzazione abusiva e abuso edilizio. Il processo si aprirà a settembre.
A cura di Enrico Spaccini
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Stefano Boeri (foto da LaPresse) e il progetto Bosconavigli (foto da Facebook)
Stefano Boeri (foto da LaPresse) e il progetto Bosconavigli (foto da Facebook)

È stato rinviato a giudizio Stefano Boeri, l'architetto di fama internazionale che ha curato il progetto di Bosconavigli previsto nel quartiere San Cristoforo di Milano. Insieme a lui, sono imputati per lottizzazione abusiva e abuso edilizio altre sei persone, tra cui anche i dirigenti comunali Alberto Viaroli e Giovanni Oggioni. Secondo la consulenza disposta dalla Procura di Milano, il progetto sarebbe stato approvato in assenza di un piano attuativo e Palazzo Marino avrebbe "subito" un "danno" economico superiore ai 5 milioni di euro. Il processo si aprirà a fine settembre, ma ancora non è stata fissata la prima udienza.

Il progetto Bosconavigli e la consulenza della Procura

Bosconavigli è il progetto che punta a trasformare l'ex scalo ferroviario San Cristoforo in un edificio di lusso di 14 piani, rivestiti di vegetazione. Si tratterebbe di un complesso residenziale che si estende su un'area di oltre 8mila metri quadri, per un totale di 90 appartamenti e per un altezza di oltre 40 metri: un investimento complessivo da circa 60 milioni di euro.

Stando a quanto emerso nella consulenza disposta dai pubblici ministeri Paolo Filippini, Mauro Clerici, con l'aggiunta Tiziana Siciliano, il progetto sarebbe stato approvato in assenza di un piano attuativo, nonostante superasse il limite di altezza di 25 metri imposto dalla legge. L'intervento, sostiene l'accusa, sarebbe stato approvato con un permesso di costruire convenzionato siglato dal presidente del cd della società costruttrice Milano 5.0, Marco Nolli, e il dirigente comunale Viaroli, responsabile dell'Unità convenzionamenti. Infine, il Comune di Milano avrebbe "subito" un "danno" economico che è stato stimato sopra i 5,5 milioni di euro.

Chi sono i 7 che andranno a processo a settembre

In tutto sono sette gli indagati che andranno a processo a settembre. L'architetto Stefano Boeri, che già rischia gli arresti domiciliari nell'inchiesta sulla realizzazione della Biblioteca europea di informazione e cultura (Beic), dovrà rispondere in quanto progettista. Rinviati a giudizio anche i dirigenti comunali Viaroli e Oggioni (ex direttore del Sportello unico edilizia e componente della Commissione per il paesaggio coinvolto in altre inchieste sull'urbanistica, come le Torri Milano di via Stresa), il titolare di Milano 5.0 Nolli e il direttore dei lavori Stefano De Cerchio.

La Procura ha disposto il rinvio a giudizio per citazione diretta. Si attende la fissazione dell'udienza da parte della cancelleria, prevista per settembre.

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