Decreto siccità in Lombardia, cosa cambia per i cittadini con lo stato di emergenza
La Lombardia ha dichiarato lo stato di emergenza regionale per la siccità che la sta colpendo. Ne ha dato comunicazione la Regione attraverso una nota firmata dal presidente Attilio Fontana con la quale comunica che "lo stato di emergenza durerà fino al prossimo 30 settembre". Ecco di seguito cosa cambia per i cittadini e i Comuni lombardi la decisione di firmare il decreto da parte del governatore.
Stato di emergenza in Lombardia per la siccità: cosa cambia
Il governatore ha sottolineato che la decisione si è resa necessaria "a causa della grave situazione di deficit idrico che sta interessando il territorio lombardo". Con il decreto appena firmato da Fontana, cambia – in parte – la situazione per i cittadini. Come spiegato dal presidente lombardo, infatti, è raccomandato a tutti di utilizzare l'acqua con parsimonia, "limitando il suo consumo al minimo indispensabile".
Fontana a Draghi: Costituisca cabina di regia permanente
Inoltre, lo stato di emergenza in Lombardia mette "a disposizione dei sindaci dei Comuni lombardi uno schema di ordinanza su risparmio idrico e limitazioni per l'uso dell'acqua potabile" che deve essere adottato in base alle analisi e ai dati relativi allo stato di siccità dei rispettivi territori. Fontana, nella nota diramata da Regione Lombardia, ha poi concluso chiedendo al presidente del Consiglio Mario Draghi di costituire una cabina di regia permanente Stato-Regioni "per il monitoraggio della crisi idrica a livello nazionale e la predisposizione di azioni finalizzate a fronteggiare adeguatamente la situazione emergenziale". Le riserve di acqua regionali sono sempre più a rischio.