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Stalking e botte a una coetanea “rivale in amore”: arrestate a Brescia quattro ragazze 15enni

Quattro ragazze poco più che 15enni sono state arrestate questa mattina dai carabinieri di Brescia per ordine del giudice per le indagini preliminari della città lombarde. Le accuse nei loro confronti sono di percosse, lesioni e stalking ai danni di una loro coetanea, “colpevole” di vedersi con l’ex fidanzato di una delle 15enni. Una ragazzina arrestata andrà in comunità, le altre ai domiciliari.
A cura di Francesco Loiacono
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Sono giovanissime, eppure sono già finite nei guai. I carabinieri di Brescia hanno arrestato quattro ragazze poco più che 15enni con accuse che vanno a vario titolo dalle percosse agli atti persecutori, lo stalking. La loro vittima è una ragazza, loro coetanea, che sarebbe stata presa di mira dal branco perché si frequentava con l'ex fidanzato di una delle adolescenti. La vittima del branco era stata aggredita lo scorso aprile vicino al parco San Polo di Brescia: già da tempo veniva però minacciata dal gruppo, e spesso le angherie che subiva venivano riprese in video che venivano poi inviati ad altri ragazzini, alimentando una sorta di cyberbullismo.

Alcune delle ragazze finiranno in comunità, altre ai domiciliari

Nei confronti di alcune delle quindicenni arrestate è contestata anche l'accusa di lesioni: significa che le aggressioni alla loro coetanea hanno lasciato il segno e non possono dunque essere derubricate alla voce "ragazzate". E difatti nella mattinata di oggi, lunedì 20 settembre, a testimonianza della rilevanza e della gravità della vicenda il giudice per le indagini preliminari di Brescia ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti delle aguzzine della 15enne, che dopo l'episodio di aprile aveva sporto denuncia facendo partire le indagini. Una delle ragazze destinatarie delle misure cautelari è finita in comunità, le altre tre agli arresti domiciliari, sotto lo stretto controllo dei genitori. A tutte sarà consentito di uscire di casa solo per recarsi a scuola o vedere gli assistenti sociali. Altre tre ragazzine, coinvolte nella vicenda, non sono imputabili perché minori di 14 anni.

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