Squadra abbandona il campo dopo insulto razzista: multa, penalizzazione e sconfitta a tavolino
Abbandonare il campo in segno di solidarietà per un giocatore della propria squadra vessato da insulti razzisti, in Italia, è punibile con un'ammenda di 80 euro per la società, un punto di penalizzazione in classifica e la sconfitta per 3-0 a tavolino. Queste le sorti dell'Arcellasco under 18, squadra di Erba, che nella giornata di campionato disputatasi il 26 aprile scorso contro il Bresso ha deciso di uscire volontariamente dal rettangolo verde a seguito delle offese ad un suo calciatore arrivate a un giocatore della squadra rivale.
Squadra abbandona campo per razzismo: multa e sconfitta a tavolino
Il Giudice Sportivo che ha emesso la sentenza, ha riassunto i fatti scrivendo che "al 29esimo del secondo tempo il direttore di gara espelleva un calciatore della società Bresso per aver offeso un calciatore della società Arcellasco con frase discriminatoria. Nel lasciare il terreno di giuoco il citato calciatore rompeva la bandierina del calcio d’angolo". Nella sentenza, il giudice ha scritto che "il direttore di gara constatava tensione tra i presenti ed anche per far calmare la situazione, interrotta la partita, chiedeva di risistemare la bandierina al fine di poter riprendere la gara. La società locale sistemava la bandierina tuttavia comunicava all’arbitro che i ragazzi dell’Arcellasco decidevano di non riprendere la partita". Ad avviso dell'arbitro, però, non c'erano i motivi per interrompere il match in corso. Così, il giudice sportivo ha optato per la sconfitta a tavolino dell’Arcellasco, aggiungendo la penalità e la multa. Sanzionato anche il Bresso per la distruzione della bandierina da parte del proprio tesserato che è stato squalificato per undici giornate a causa dell'insulto razzista pronunciato.
L'Arcellasco: Siamo basiti da questa sentenza
Immediata la reazione dell'Arcellasco che su Facebook ha commentato così la sentenza: "Basiti da questa sentenza del giudice sportivo. Alla luce di questo comunicato, siamo ancora più fieri e orgogliosi della scelta dei nostri ragazzi. Sapevamo che saremmo andati incontro ad una sconfitta per 3 a 0, queste sono le regole (discutibili, ma queste sono). E lo accettiamo.S i parla di inclusione, lotta al razzismo, rispetto e poi… La scelta legittima e coraggiosa di un gruppo di ragazzi viene anche punita con multa e un punto di penalizzazione. È forse giunto il momento di smetterla di predicare in un modo e agire in un altro. Per correttezza vogliamo evidenziare la solidarietà, l’educazione e il pieno sostegno da parte della squadra avversaria".