Spunta un nuovo messaggio sull’omicidio confessato sulla scheda elettorale: “Tanto ti prenderanno”
Che non si trattava di uno scherzo di dubbio gusto, la Questura di Monza lo ha ipotizzato sin dal primo istante in cui gli agenti hanno letto quel messaggio: "Ho ucciso un uomo. È sepolto in un cantiere in area Nord". Una confessione anonima affidata a una scheda elettorale imbucata nell'urna del seggio numero 5 di Villasanta il 25 settembre 2022 in occasione delle elezioni politiche. Lo scorso giovedì, 19 gennaio, gli agenti della squadra mobile hanno effettuato un sopralluogo nell'area dell'ecomostro di via Fieramosca che non sembra aver riportato risultati significativi. Tuttavia, ora gli investigatori hanno tra le mani un'altra pista: c'è una persona che conosce l'identità del presunto omicida.
Il secondo biglietto: "Tanto ti prenderanno"
Da qualche giorno, infatti, gli agenti della squadra mobile sarebbero in possesso di un secondo messaggio, anche questo anonimo: "So che hai ucciso un uomo, tanto ti prenderanno". La mano che l'ha scritto è diversa da quella della confessione apparsa sulla scheda elettorale, ma le uniche cose che si sanno al momento è che questo biglietto è stato trovato tra i garage sotterranei di un condominio nei pressi dell'ecomostro e che risale alla fine dello scorso agosto, quindi prima delle elezioni.
Anche per questo motivo, le indagini non si stanno concentrando solo sull'ecomostro di via Fieramosca, ma anche su alcuni edifici residenziali della zona. Intanto, è già stato effettuato un primo sopralluogo sullo scheletro dell'hotel progettato per Expo 2015 e mai realizzato. Insieme agli agenti della squadra mobile sono andati sul posto anche un'esperta di botanica e un archeologo forense del Dipartimento Labanof di Milano. Quest'ultimo, Dominique Salsarola, è stato fatto salire sul tetto dell'ecomostro nell'intento di poter individuare dall'alto parti del terreno smosse.
Al momento, l'unico elemento su cui gli investigatori possono fare affidamento per l'identificazione dell'autore della confessione è che questo quel giorno si era recato al seggio per votare in modo regolare. Quindi si presume che sia un residente della zona. Cercando tra le denunce di persone scomparse, però, nessuna è apparsa compatibile con la storia che si sta andando a delineare. Gli investigatori hanno lanciato un appello all'autore del secondo messaggio: "Venga da noi, racconti quello che sa".