Sparatoria Voghera, l’assessore Adriatici fa ricorso al Riesame contro gli arresti domiciliari
Massimo Adriatici non accetta la decisione del giudice per le indagini preliminari che gli ha confermato gli arresti domiciliari dopo la morte di Youns El Boussettaoui annunciando di presentare ricorso al Tribunale del Riesame.
Adriatici contro i domiciliari, farà ricorso al Riesame
Questa la decisione comunicata dal suo avvocato Gabriele Pipicelli che ha dichiarato come "non sussiste in alcun modo il pericolo di reiterazione del reato", come invece stabilito dal gip che ha accolto la richiesta del pubblico ministero. Al contrario di quanto sostenuto dall'avvocato difensore dell'assessore di Voghera, il gip Maria Cristina Lapi ha giustificato la decisione dicendo che fosse necessaria una "misura che limiti provvisoriamente ma fortemente la libertà di circolazione in capo a un soggetto che, per sua stessa ammissione, ha dichiarato di non essere in grado di gestirla (una situazione come quella, ndr) senza gravissimi rischi per la collettività".
Un testimone: L'assessore ha preso la mira e ha sparato
Intanto un testimone dell'uccisione di Youns El Boussettaoui ha rivelato che "l'assessore ha preso la mira. Ha puntato la pistola verso Youns e ha sparato". Questa la versione dell'uomo, le cui generalità restano sconosciute, ora al vaglio degli inquirenti. Secondo il testimone, "dopo esser stato colpito Youns è corso via con la mano sulla pancia e poi è caduto a terra". Il tutto, sarebbe avvenuto dopo il pugno sferrato dalla vittima all'assessore mentre si trovava al telefono e come si evince da un video ripreso dalle telecamere di sorveglianza della zona. Alla luce anche di queste ultime novità, sabato a Voghera è andata in scena una manifestazione di solidarietà per la famiglia di Youns a cui ha partecipato anche la Comunità marocchina. Sul grido di "assassino, assassino", i famigliari del 39enne e tutte le persone scese nella piazza in cui è stato ucciso hanno chiesto giustizia.