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Sparatoria in viale Marche a Milano, uomo gambizzato in strada: dietro un regolamento di conti

Un regolamento di conti avvenuto in pieno giorno a Milano, poco dopo le 18 in viale Marche (angolo via Bassi): qui un uomo di 40 anni, con una lunga fila di precedenti, è stato colpito alle gambe in strada e lasciato agonizzante sull’asfalto. In fuga il responsabile.
A cura di Francesca Del Boca
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Per gli investigatori si è trattato di un‘azione organizzata. Un regolamento di conti avvenuto in pieno giorno, poco dopo le 18 in viale Marche, all’angolo con via Bassi a Milano: qui, nel pomeriggio di ieri martedì 9 aprile, un uomo di 40 anni è stato colpito alle gambe in strada e lasciato agonizzante in una pozza di sangue sull'asfalto, mentre chi ha sparato è subito fuggito di corsa, disperdendosi tra passanti e pendolari. Si trovava a pochi metri dalla sua auto, parcheggiata sul viale.

Sul caso, adesso, indagano i Carabinieri del comando provinciale di Milano e della compagnia Duomo. La vittima, Antonio Abbruzzese, campano di origine sinti proveniente da Torre Annunziata (Napoli), ma da tempo domiciliato a Milano, è un nome noto alle forze dell'ordine per la sua lunga fila di precedenti: è stato trasportato al Niguarda in condizioni serie, con ferite lasciate da almeno quattro proiettili di revolver sugli arti, ma non è in pericolo di vita. I soccorritori del 118 lo hanno trovato in strada, in viale Marche all'altezza del civico 70, sulla carreggiata della circonvallazione esterna che conduce verso piazzale Maciachini.

Per chi indaga, non è escluso che il ferito e il responsabile dell'aggressione in viale Marche si fossero dati appuntamento prima dell'esplosione di colpi. Secondo quanto ricostruito infatti il 40enne si trovava poco distante dalla sua automobile quando l'aggressore lo ha sorpreso alle spalle, scaricando i proiettili in sua direzione. L'uomo, ora, sarà sentito dagli inquirenti: l'agguato, intanto, sarebbe stato ripreso da alcune telecamere di zona. Il fuggitivo potrebbe avere le ore contate.

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