Sparatoria in via Chiesa Rossa a Milano: i bossoli sparsi nel cortile e l’ipotesi di una faida tra famiglie
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Sulla scena del crimine ci sono bossoli sparsi nel cortile, le fioriere sono rovesciate, più lontano ci sono anche delle macchie di sangue. Secondo le testimonianze, quattro uomini incappucciati avrebbero tentato una rapina prima di scappare a bordo di una station wagon. Auto che, dalle analisi svolte finora sulle telecamere, non risulta però essere mai entrata nella strada che conduce al campo nomadi. Gli inquirenti sospettato che si tratti di una messinscena, probabile risultato di una faida tra famiglie.
Secondo le prime ricostruzioni, i fatti risalirebbero alla serata di lunedì 17 febbraio, intorno alle 21.30, nel campo di via Chiesa Rossa, a Milano. Nello specifico, la sparatoria si sarebbe verificata all'interno di un insediamento sinti che il Comune ha in programma di chiudere a breve, così come fatto per quello di via Bonfadini. Nella colluttazione sono rimaste coinvolte due persone: Marco e Kevin Deragna, padre e figlio, di 58 e 29 anni, rispettivamente portati all’Humanitas di Rozzano e all'ospedale San Paolo. Secondo le prime informazioni disponibili, i due non avrebbero riportato ferite gravi ma "soltanto" alcune lesioni alle gambe. Questo ha portato gli inquirenti a sospettare che probabilmente chi ha sparato non volesse uccidere.
Anche sul momento della sparatoria, però, non c'è certezza così come sulla dinamica dell'evento. Questo perché i due uomini sono stati portati in ospedale a bordo di auto private e non dagli operatori sanitari. Inoltre, quando i carabinieri della compagnia di Porta Magenta e del Nucleo investigativo sono arrivati in via Chiesa Rossa hanno ricostruito una dinamica diversa da quella raccontata dai testimoni. Anche i bossoli (11 calibro 9 e 2 a salve) sarebbero stati spostati e sparsi nel cortile. Per questo, il sospetto è che si tratti di una messinscena, probabilmente il risultato di una faida tra famiglie. Forse proprio come vendetta per il delitto di Luca Braidich, ucciso davanti al San Raffaele nel 2013 proprio dall’allora 18enne Kevin Deragna.