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Sparatoria in panetteria a Milano, si cerca il figlio del fornaio: è sospettato dell’omicidio di Ivan Disar

Nella sparatoria che si è verificata sabato, in una panetteria in piazzale Gambara, a Milano, un uomo è morto e un 26enne è stato ferito gravemente. Insieme al killer, la polizia sta ora cercando anche il figlio del titolare, sparito poco dopo l’accaduto, sospettato dell’omicidio di Ivan Disar.
A cura di Giulia Ghirardi
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Nella serata di sabato 15 febbraio, si è verificata una sparatoria in una panetteria in piazzale Gambara, a Milano. Un uomo è morto e un 26enne è stato ferito gravemente. Insieme al killer, la polizia sta ora cercando il figlio del fornaio, sparito poco dopo l'accaduto, sospettato dell'omicidio di Ivan Disar.

Secondo quanto ricostruito, erano circa le 18.00, quando i due uomini sarebbero entrati nel locale in compagnia di una donna per mangiare qualcosa. A un certo punto, dopo che i tre avevano ordinato del cibo, sarebbe entrato un uomo che avrebbe sparato con una pistola calibro 38 quattro colpi contro Ivan Disar, 49enne di origini ucraine, e due nella direzione di Pavel Kioresko, il connazionale 26enne al suo fianco, prima di darsi alla fuga. Disar, considerato dagli inquirenti il "vero" obiettivo, ha perso la vita, mentre, il 26enne è stato portato dagli operatori del 118 all'ospedale San Carlo di Milano dove il ragazzo è stato operato d'urgenza e dove si trova ancora ricoverato in prognosi riservata.

La donna che era con loro, una 48enne moldava, dopo le esplosioni si sarebbe affacciata in strada per chiedere aiuto per poi darsi alla fuga. Più tardi si sarebbe però presentata ai carabinieri che l’avrebbero accompagnata in questura per essere sentita dagli agenti della squadra Mobile, guidati da Alfonso Iadevaia e Domenico Balsamo e coordinati dal pm Carlo Enea Parodi. La 48enne avrebbe quindi raccontato l'accaduto e descritto il volto dell’assassino che, insieme alle immagini di una telecamera, avrebbe permesso di identificare l’aggressore.

Al momento della sparatoria il titolare del locale invece si trovava nel retro della panetteria perché sarebbe stato impegnato a preparare l'ordine richiesto dal trio. Insieme al panettiere, anche il figlio era presente del locale ma sembra che il giovane sia sparito subito dopo l'accaduto. "Non vive in famiglia e non lavora all'attività del padre. È arrivato alla panetteria mentre c’erano anche Ivan e l’amico. È entrato e uscito dalla strada: è stato lì pochi minuti", ha raccontato la famiglia a Il Corriere della Sera. "In seguito all'accaduto il papà gli ha scritto, ma non ha visualizzato. Fa così sempre, solo che questa volta sarebbe bene che leggesse".

Il racconto della famiglia non ha, però, convinto gli inquirenti che stanno ora cercando il ragazzo sospettato, per chiarire la sua posizione e capire quale ruolo abbia realmente avuto nella dinamica della vicenda. All'origine dell'omicidio e del ferimento sembra, però, esserci stata una banale lite all'interno della panetteria.

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