Sparatoria in panetteria a Milano: preso il figlio del proprietario, sospettato per l’omicidio di Ivan Disar
![Il luogo della sparatoria, a piazzale Gambara, Milano (foto Beatrice Barra - Fanpage.it)](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/29/2025/02/milano-gambara-4-1200x675.jpeg)
La Polizia ha rintracciato il figlio del proprietario della panetteria di piazza Gambara, a Milano. Il 21enne sarebbe sospettato di essere il possibile autore della sparatoria avvenuta sabato sera all'interno del negozio del padre, nella quale è morto Ivan Disar ed è rimasto gravemente ferito Paver Kioresko, un altro cittadino ucraino. Il ragazzo, che è stato trovato senza armi addosso, era risultato fino a questo momento irreperibile: "In seguito all'accaduto il papà gli ha scritto, ma non ha visualizzato – aveva detto la famiglia al giornale Il Corriere della Sera – Fa così sempre, solo che questa volta sarebbe bene che leggesse". Quando la Polizia l'ha trovato, il 21enne non ha opposto resistenza: sarà il pm Carlo Parodi a decidere domani come procedere.
La sparatoria risale alla sera di sabato 15 febbraio. Per il momento le uniche cose che si sanno sono che attorno alle 18:00 il 49enne Disar e il 26enne Kioresko sono entrati nella panetteria di piazzale Gambara per mangiare qualcosa in compagnia di una donna moldava. I tre avrebbero ordinato del cibo e il proprietario sarebbe andato sul retro a scaldare alcune pietanze. É in quel momento che nel locale sarebbe entrato il killer, che avrebbe sparato sei colpi con una pistola calibro 38 e avrebbe colpito i due uomini, uccidendo uno e ferendo l'altro.
L'omicida si sarebbe poi dato alla fuga. La donna, una 48enne, avrebbe cercato di chiedere aiuto affacciandosi fuori dal negozio ma subito dopo sarebbe sparita per poi ripresentarsi dai Carabinieri. Portata in questura, la testimone avrebbe raccontato la sua versione dei fatti e fornito un identikit del killer.
Ancora poco chiaro è il ruolo che potrebbe aver avuto il 21enne figlio del proprietario della panetteria, che quella sera potrebbe essere entrato nel locale proprio negli attimi prima della sparatoria: "È arrivato alla panetteria mentre c’erano anche Ivan e l’amico – ha raccontato la famiglia – È entrato e uscito dalla strada: è stato lì pochi minuti". Una versione che non ha convinto gli inquirenti, che nei video delle telecamere di sorveglianza lo avrebbero visto allontanarsi velocemente dal negozio del padre. Gli investigatori hanno quindi deciso di cercarlo e sarebbero riusciti a rintracciarlo in zona Porta Genova.
La moglie del panettiere ha però escluso che possa essere stato il figlio del compagno ad aver premuto il grilletto: "Ha scambiato qualche parola con i signori in modo molto allegro e gioviale. Hanno parlato un po' di lavoro e un po' di discoteche" ha detto la donna a Fanpage.it. Stando al suo racconto, il ragazzo sarebbe poi andato in bagno nel retrobottega e "poi sarebbe andato via, passando dal portone del condominio che affaccia sulla piazza, quando ancora i due signori erano vivi e vegeti, mangiavano e bevevano".