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Sparatoria a San Siro, arrestato il rapper Kappa 24K

Questa mattina all’alba è stato arrestato il rapper Kappa 24K., anche lui era coinvolto nella sparatoria di San Siro dello scorso 8 gennaio.
A cura di Giorgia Venturini
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Foto da Instagram di k.a.p.p.a_24k
Foto da Instagram di k.a.p.p.a_24k

Scattano le manette per il rapper Kappa 24K. Questa mattina la polizia ha eseguito l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti del 32enne cantante milanese: l'accusa è di detenzione e porto sulla pubblica via di un'arma comune da sparo ed esplosione in aria di più colpi d'arma da fuoco in luogo pubblico affollato. Oltre alle manette sono scattate anche in zona San Siro, a Legnano e a Motta Visconti, alcune perquisizioni finalizzate alla ricerca di armi da fuoco e relativo
munizionamento.

Ferito gravemente un ragazzo di 26 anni

Le accuse sono da ricondurre alla sparatoria dello scorso 8 gennaio in piazza Monte Falterona a Milano, in cui rimase ferito un cittadino egiziano di 26 anni. Subito dopo la sparatoria in carcere era finito il 51enne pregiudicato Carlo Testa: secondo quando era emerso dalle telecamere di video sorveglianza della zona, sarebbe stato lui a premere il grilletto. Il giovane, seppur ha rischiato di morire perché uno dei proiettili ha colpito l'arteria femorale, alla fine si è salvato. Ma il 26enne non era il bersaglio dell'agguato: si è trovato infatti per puro caso vicino al rapper 24K, Abdel Karim Islam, quello che doveva essere la vera vittima. Per Testa il pubblico ministero Stefano Civardi aveva già disposto il fermo, poi già convalidato convalidato dal giudice per le indagini preliminari Chiara Valori.

Prima la lite e poi la sparatoria per vendetta

I nuovi particolari sono emersi poi dalle indagini della polizia, della seconda sezione della Squadra Mobile milanese: hanno accertato che quella sera c'era stato uno scontro tra due gruppi rivali degenerato dopo una discussione per futili motivi. I membri del gruppo si erano poi allontanati dopo l'esplosione di alcuni colpi d'arma da fuoco. La Polizia Scientifica, intervenuta sul posto, aveva trovato a terra 7 bossoli di diverso calibro: da qui gli agenti sono riusciti a risalire alla sparatoria, scoppiata molto probabilmente – come riporta la polizia in una nota – dalla ripartizione delle commissioni discografiche destinate ai vari gruppi rap. La rivalità era già scoppiata nel pomeriggio dell'8 gennaio: i due gruppi avevano prima dato luogo a un pestaggio nel quale Kappa 24K e i suoi amici avevano avuto la meglio mentre, poi, i rivali, insieme al 51enne già arrestato, si è recato in piazza Monte Falterona per vendicare la lite avvenuta poco prima. La situazione era degenerata due ore dopo con la sparatoria: l'egiziano 26enne era caduto a terra ferito gravemente, mentre il rapper Kappa 24K aveva risposto esplodendo diversi colpi d'arma da fuoco con una pistola detenuta illegalmente.

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