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Spara in strada nel Milanese con un fucile a canne mozze e colpisce un 22enne: arrestato 43enne

Un 22enne è stato ferito a un polpaccio con una scarica di pallini calibro 12 esplosi da un fucile a canne mozze. A sparare è stato un 43enne, sceso in strada ad Abbiategrasso con l’arma detenuta illegalmente.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Un 43enne è stato arrestato nella giornata di ieri, domenica 26 maggio, per tentato omicidio per aver sparato tre colpi con un fucile a canne mozze in strada e aver ferito al polpaccio un ragazzo di 22 anni. I carabinieri lo hanno fermato tra viale Mazzini e via Cocini ad Abbiategrasso (nella Città Metropolitana di Milano), dopo che alcuni passanti lo avevano già bloccato e disarmato. Le indagini da parte degli inquirenti sono ancora in corso, ma pare che il 43enne abbia sparato dopo che il 22enne e un altro ragazzo avevano litigato con sua figlia. Il giovane ferito è stato medicato e non è in pericolo di vita.

Gli spari in strada dopo una lite

Erano le 13:30 del 26 maggio quando, a pochi metri dalla stazione di Abbiategrasso, è scoppiata una lite tra una ragazza e due giovani. Ad un certo punto, come avrebbero riferito alcuni testimoni, un 43enne, padre della giovane, è sceso in strada imbracciando un fucile a canne mozze e ha aperto il fuoco in mezzo alla strada.

L'uomo ha sparato due colpi e uno di questo, una scarica di pallini calibro 12, ha raggiunto un 22enne a un polpaccio. Dopo aver sparato un terzo colpo, è stato bloccato e disarmato dalle persone presenti in strada in quel momento. Poco dopo sono arrivati i carabinieri, che hanno provveduto ad arrestarlo per tentato omicidio.

Le condizioni del 22enne

Il 22enne è stato poi trasportato in codice giallo all'ospedale San Carlo. La ferita si è rivelata di lieve entità ed è stato dichiarato completamente fuori pericolo. Per lui i medici hanno stabilito una prognosi di 10 giorni. Il 43enne, invece, nella colluttazione ha riportato contusioni ed escoriazioni ed è stato trasportato all'ospedale di Magenta, dove è stato dimesso con 18 giorni di prognosi.

Dai successivi accertamenti, è emerso che il 43enne ha alle spalle diversi precedenti. L'uomo, in seguito a quanto avvenuto il 26 maggio, è stato arrestato con l'accusa di tentato omicidio aggravato dal porto e dalla detenzione illegale di arma da fuoco alterata.

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