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Spara e uccide un ladro in fuga, Mario Cattaneo assolto anche in appello “perché non è reato”

Sono state pubblicate le motivazioni della sentenza d’appello con cui Mario Cattaneo è stato assolto dall’accusa di eccesso colposo di legittima difesa. Il 73enne nel 2017 aveva sparato e ucciso un ladro nel suo ristorante con un fucile da caccia colpendolo alle spalle mentre fuggiva.
A cura di Enrico Spaccini
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Mario Cattaneo è stato assolto anche in secondo grado. Per i giudici della Corte d'Appello di Milano, però, il motivo è diverso rispetto a quanto affermato dal Tribunale di Lodi nel gennaio del 2020. Secondo i giudici milanesi, infatti, il 73enne nella notte tra il 9 e 10 marzo 2017 ha di fatto premuto "volontariamente" il grilletto del fucile mentre si trovava "in piedi", e quindi in facoltà di prendere la mira, uccidendo il ladro che si trovava nel suo ristorante a Gugnano di Casaletto Lodigiano a "breve distanza" da lui e di spalle. Ma questo, hanno scritto nella sentenza, "non costituisce reato". Una motivazione che è frutto della nuova perizia balistica che è stata effettuata durante il processo di secondo grado che ha ribaltato le conclusioni dei consulenti del primo processo.

La nuova perizia balistica ha ribaltato la prima ricostruzione

Il titolare della "Osteria dei Amìs" era stato svegliato di soprassalto dall'allarme del ristorante intorno alle 3 del 10 marzo 2017. La sua famiglia dormiva nell'appartamento di fianco al locale e, temendo che i malintenzionati che lo stavano derubando potessero mettere in pericolo la loro vita, ha imbracciato uno dei suoi fucili da caccia ed è sceso in cortile. L'arma, come accertato durante le indagini, era carica e senza sicura. Dopo aver aperto a calci la porta che i ladri avevano barricato, Cattaneo si è ritrovato di fronte la banda composta da quattro uomini con il volto mascherato.

La ricostruzione fatta durante il processo di primo grado aveva stabilito che uno dei malviventi aveva afferrato la canna dell'arma facendo cadere il ristoratore. In quel momento, sarebbe partito accidentalmente il colpo che ha centrato uno dei ladri alla schiena uccidendolo. La perizia balistica fatta in secondo grado, invece, ha ricalcolato la traiettoria dello sparo arrivando a non escludere il fatto che il colpo non fosse partito per caso dal basso verso l'alto, dato che in realtà il 73enne era in piedi, e inoltre ad altezza d'uomo.

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Ipotesi della falsa testimonianza

Lo scorso aprile Cattaneo è stato assolto per la seconda volta. Il fatto è stato commesso, ma "non costituisce reato". L'accusa nei suoi confronti era di eccesso colposo di legittima difesa, con la Procura che aveva chiesto una pena pari a 3 anni di reclusione.

Intanto, però, i giudici hanno trasmesso gli atti ai pm per valutare se ci siano gli estremi per aprire un fascicolo a carico della moglie dell'oste e del loro figlio per falsa testimonianza. I due, infatti, avrebbero fornito informazioni "totalmente inattendibili e inutili". I presunti complici della vittima, il 32enne Petre Ungureanu, sono ancora ricercati per rapina.

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