Spara a un ragazzo con una pistola ad aria compressa: confermati i domiciliari per il trapper
Nella giornata di oggi, venerdì 22 marzo, il tribunale del Riesame di Milano ha confermato gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per Zaccaria Mouhib, in arte Baby Gang. Il trapper 22enne era stato fermato perché accusato di aver sparato, il 20 gennaio scorso, a un suo conoscente con una pistola ad aria compressa. I giudici hanno così respinto la richiesta della difesa.
La richiesta di revocare la misura cautelare da parte della difesa
L'avvocato Niccolò Vecchioni, infatti, ha chiesto la revoca della misura cautelare. Alla base di questa richiesta, il fatto che il trapper abbia agito per "legittima difesa" perché il ragazzo che si era arrampicato sul balcone stava tentando di entrare "dalla porta finestra" della casa del 22enne. Il cantante quindi sarebbe stato "intimorito dalla sua aggressività".
Potrebbe essere a rischio il concerto al Forum di Assago
E proprio per quanto accaduto, i giudici della settima penale – che lo hanno già condannato a cinque anni e due mesi nel processo per una sparatoria avvenuta in corso Como a Milano nell'estate 2022 – hanno aggravato la precedente misura cautelare dell'obbligo di dimora a Lecco dove ancora vive.
Nel suo appello al Riesame, la difesa del 22enne aveva spiegato che "tutti i progetti lavorativi del Mouhib, che costituiscono il fulcro del suo percorso di reinserimento sociale, sono stati letteralmente travolti dalla decisione del Tribunale". E infatti sono state negate tutte le autorizzazioni previste. Inoltre potrebbe essere a rischio, tra gli altri impegni professionali, anche il concerto che è previsto a maggio al Forum di Assago di Milano.