“Spacciano a 20 metri dai nostri bambini”: la protesta dei genitori al parco Trotter di Milano
Venerdì mattina, 21 aprile, decine di giovanissimi alunni con le loro famiglie e insegnanti hanno dato vita a un presidio di fronte all'ingresso della loro scuola, l'Istituto comprensivo Francesco Cappelli. Situato nella zona nord-est di Milano, è un complesso nato all'interno del parco Trotter che da qualche tempo è costretto a lottare contro spaccio, atti di vandalismo e degrado. "Sono tante settimane che ci chiedono di far sentire la nostra voce dopo tutti gli episodi che ci sono stati", racconta a Fanpage.it Ilaria Tosoni, referente del Comitato Genitori IC Cappelli che, con Associazione amici del parco Trotter ha organizzato il presidio: "La situazione è un po' surreale e con l'arrivo dell'estate temiamo che possa ancora peggiorare".
L'uso del parco Trotter
Fino alle 16:30, il parco Trotter è a uso esclusivamente scolastico. L'Istituto Cappelli, infatti, conta di una scuola dell'infanzia, una primaria e una secondaria di primo grado che sfruttano il verde per numerose attività. Dopodiché, spiega Tosoni, "è come se la scuola aprisse i suoi cancelli alla città". L'intera area verde torna di dominio pubblico e chiunque può accedervi: "Però rimane uno spazio educante, dove la funzione scolastica detta le regole della fruizione", continua la referente del Comitato Genitori, "perciò chi entra deve usarlo in modo compatibile con la presenza della scuola".
Negli ultimi tempi, invece, si sono registrati numerosi episodi di vandalismo e di spaccio all'interno del parco Trotter. Muri imbrattati, materiale scolastico danneggiato, siringhe trovate nell'erba, effrazioni e uso improprio degli edifici scolastici: sono solo alcuni dei problemi che si verificano con una certa continuità.
"L'anno scorso c'è stata una questione importante relativa allo spaccio", racconta Tosoni che ricorda come dallo scorso settembre si sono susseguite diverse operazioni di polizia. Poi, a ottobre, anche l'incontro durante un'assemblea pubblica con l'assessore alla Sicurezza del Comune di Milano Marco Granelli: "Da quel giorno abbiamo visto che qualcosa si è mosso, ma ora chiediamo all'amministrazione cos'altro si può fare per mantenere un presidio più efficace".
I controlli delle forze dell'ordine e le richieste all'amministrazione comunale
Vigili urbani e polizia locale, oggi, rispondono a ogni segnalazione. Tuttavia, come precisa Tosoni, "è una risposta a un'emergenza, non risolve il problema". Nonostante una pattuglia che monitora in auto le attività all'interno del parco, ci sono zone che rimangono nascoste in cui gli spacciatori in particolare si ritrovano. Il timore principale è che, con l'arrivo dell'estate e la chiusura della scuola, si abbassi l'attenzione e che ci si ritrovi a settembre a dover ricominciare d'accapo.
"La situazione è un po' surreale, ci sono le famiglie nel parco a giocare e fare pic-nic e a venti metri ci sono questi capannelli di spacciatori", conclude Tosoni, "sono due mondi che non si toccano, però non è oggettivamente compatibile con la scuola". Con il presidio di venerdì, composto da genitori e bambini con pentole e flauti, la speranza è che la scuola-parco nel Trotter continui a offrire un'opportunità unica ai suoi piccoli alunni in tutta sicurezza.