Spaccia cocaina tra i tavoli del ristorante della moglie: chiuso il locale
Utilizzava il ristorante della moglie come sede per lo spaccio: è questo quanto hanno scoperto gli agenti della polizia locale di Brescia. Il locale, che si trova in via Capriolo, è stato chiuso dalla Questura di Milano. Dagli accertamenti è emerso che l'uomo – di cui non sono state diffuse le generalità – avesse diversi precedenti e che gestisse la rete di spaccio del quartiere.
Stando alle indagini degli investigatori, l'uomo si sarebbe occupato di rifornire i pusher che operavano tra il quartiere Carmine e la stazione ferroviaria. Il ristorante, la cui titolare era la moglie, sarebbe diventato il luogo perfetto dove stoccare le sostanze stupefacenti. Non era insolito che utilizzasse anche il locale per vendere direttamente droga ai clienti magari tra un pasto e l'altro e tra un tavolo e l'altro.
Sequestrata mezzo chilo di droga
Una volta ottenute tutte le prove necessarie, tra le quali un sequestro di mezzo chilo di droga (sarebbe stata sopratutto cocaina), la Questura ha provveduto a sospendere la licenza dell'esercizio commerciale che era diventato ritrovo "di persone pregiudicate o pericolose o che costituisca un pericolo per la sicurezza dei cittadini". E inoltre ha proceduto con l'arresto del presunto responsabile che adesso si trova in carcere dove rimane a disposizione dell'autorità giudiziaria.
Il locale, come si legge nella nota stampa della Questura di Brescia, sarà chiuso temporaneamente. Non è chiaro però per quanto tempo:"La chiusura" come si legge nel comunicato "mira ad impedire il ripetersi di situazioni potenzialmente pericolose per l'ordine e la sicurezza pubblica".