Sottrae al figlio con disabilità 150mila euro: condannato un 80enne a 2 anni di carcere
Aveva sottratto al figlio con disabilità più di 150mila euro da quando era stato nominato suo amministratore di sostegno. Ora per un uomo residente a Nozza di Vestone, in provincia di Brescia, è arrivata una sentenza della Corte di Cassazione a due anni di reclusione ma con la condizionale. Stando a quanto è stato ricostruito durante il processo, il figlio era rimasto invalido e incapace di intendere e di volere dopo esser stato coinvolto in un gravissimo incidente nel 2007. Da allora il padre, un uomo di 80 anni, era diventato il suo amministratore di sostegno e con il tempo – tra il 2008 e il 2015 – è riuscito a sottrarre al figlio, approfittando della sua condizione di disabilità, circa 150mila euro.
Ad accorgersi di quanto stava accadendo è stata la figlia dell'invalido, ovvero la nipote del condannato. Suo nonno si era impossessato di denaro e beni immobili del padre che era titolare di un'attività commerciale. L'imputato riusciva a sottrarre denaro attraverso assegni e prelievi direttamente dal conto corrente del figlio con disabilità. Stando invece a quanto sostenuto dalla difesa – e come riporta Brescia Today – i soldi prelevati dall'80enne sarebbero stati invece utilizzati per ripagare i debiti del figlio e per le spese di mantenimento. L'accusa e la condanna in via definiva non hanno confermato però questa tesi.
L'anziano così già in primo grado era stato condannato a 3 anni e 2 mesi per peculato. In secondo grado la pena era stata ridotta a 2 anni per poi essere confermata in via definitiva. E ovviamente l'anziano non sarà l'amministratore di sostegno del figlio.