Sospetto caso di colera a Brescia, un uomo è ricoverato in terapia intensiva
Sospetto caso di colera a Brescia. L'Ats locale ha fatto sapere che presso l‘istituto ospedaliero Fondazione Poliambulaza di Brescia è stato riscontrato un caso positivo al batterio Vibrio Cholerae. Il paziente si trova attualmente ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale.
Stando a quanto ricostruito, l'uomo sarebbe rientrato in Italia dalla Nigeria lo scorso 29 gennaio e lo stesso giorno, in serata, avrebbe avuto alcuni problemi intestinali. Per questo il paziente è stato isolato e sono stati ricostruiti i principali contatti. L'Ats e la Regione Lombardia, in collaborazione con l'Istituto superiore di sanità, hanno immediatamente programmato le analisi per verificare l'eventuale positività al colera. Gli esami serviranno ad individuare di che tipo di malaria si tratta, se quella che causa diarree gravi oppure altri ceppi che non costituiscono un problema per la sanità pubblica.
"Gli approfondimenti dovranno accertare se il ceppo isolato appartenga ai sierogruppi in grado di produrre l'enterotossina che causa la temuta grave diarrea (O1 o O139) oppure ad altri che invece non costituiscono un problema di sanità pubblica", si legge in una nota. L'Ats fa sapere che "sono già state predisposte le misure per il contenimento della diffusione della malattia, qualora il caso venisse confermato".
Il colera, ricordiamo, è un'infezione acuta dell'intestino, che si manifesta con sintomi come diarrea e vomito. La trasmissione avviene per contatto orale, diretto o indiretto, con feci o alimenti contaminati. Nei casi più gravi può portare a pericolosa disidratazione. Nel 2024 i numeri di casi di colera riscontrati nel mondo sono stati oltre 439mila con 3.400 decessi, in aumento rispetto allo scorso anno. Per spiegare questa crescita della mortalità, l'Oms ha chiamato in causa fattori come le guerre e l'emergenza climatica.