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Sospesa la rassegna del cinema israeliano a Milano: “Ora non è proprio il momento”

La rassegna è organizzata dal Centro di documentazione ebraica contemporanea (Cdec) e dalla Fondazione Cineteca italiana. Si tiene ogni anno e proietta film ebraici e israeliani in lingua originale. Giunta alla 16esima edizione, quest’anno sarebbe dovuta iniziare il 15 ottobre ma non inizierà: è stata sospesa per “attenzione verso un popolo che in questo momento sta contando i morti”.
A cura di Sara Tirrito
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"Judas" e "La terre promise", due dei film previsti dalla rassegna
"Judas" e "La terre promise", due dei film previsti dalla rassegna

La rassegna cinematografica Nuovo cinema ebraico e israeliano, il cui esordio era previsto per domenica 15 ottobre, è stata sospesa a causa del conflitto israelo-palestinese. La motivazione non è legata a problemi di sicurezza ma alla solidarietà nei confronti dei territori ebraici coinvolti nel conflitto iniziato sabato scorso a Tel Aviv.

C0s'è la rassegna Nuovo cinema ebraico israeliano

Organizzata ogni anno dalla Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea (Cdec) e dalla Fondazione cineteca italiana, sarebbe giunta alla sua 16esima edizione. Ma dopo lo scoppio della nuova guerra tra Israele e Palestina sabato scorso, l'istituto ha deciso di mettere in pausa la programmazione.

"È una rassegna molto identitaria" – spiega al Corriere della sera il direttore della Cineteca italiana Matteo Pavesi. L'iniziativa propone film ebraici e israeliani e nasce con l'obiettivo di divulgare la cultura ebraica a Milano, dove è presente una minoranza. I film sono solitamente proiettati al Cinema Arlecchino e vengono proposti in lingua originale con sottotitoli in italiano o, nel caso in cui le produzioni siano in ebraico, in inglese.

La decisione di non proiettare i film ebraici e israeliani

La sospensione è stata decisa per mostrare appoggio alla comunità ebraica di Israele. "È un popolo colpito al cuore" dice Pavesi, che parla di "una strage, un atto studiato, una guerra con la G maiuscola". Davanti alla devastazione che sta colpendo Tel Aviv e Gaza in questi giorni, il Cdec ha giudicato inopportuna la proiezione delle pellicole e la Cineteca ha appoggiato la sua posizione. "La scelta di fermare uno spettacolo – aggiunge Pavesi – mi sembra la più saggia". E poi continua: "È un segno di attenzione per un popolo che sta contando i morti, per le vite trucidate".

La rassegna sarà comunque riprogrammata e si terrà in futuro: "A quello che sta succedendo sicuramente seguirà una fase costruttiva – dice il direttore – e anche il cinema potrà essere un motore di riflessione. Ora pensiamo ad altro". Nei giorni scorsi si sono susseguite, anche a Milano, manifestazioni sia in favore di Israele sia in segno di solidarietà a tutta la popolazione palestinese.

A Milano, le forze dell'ordine in accordo con la prefettura hanno intensificato i controlli nei pressi degli obiettivi della comunità ebraica ritenuti sensibili. Ma secondo quanto riferisce il direttore della cineteca, non è per questo motivo che la rassegna è stata sospesa. "Non è un tema di sicurezza – chiarisce Pavesi – adesso non ha alcun senso metterci in una sala a vedere un film sul mondo ebraico. Adesso è giusto reagire con il silenzio".

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