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“Sono un pilota di Formula Uno, sono ricco: poi ti pago”: arrestato il truffatore seriale d’Italia

Francesco Riva, 42 anni, si spacciava per pilota di Formula 1 o erede di un impero imprenditoriale per truffare le sue vittime: su di lui avevano indagato 27 Procure. Ora per lui si sono aperte le porte del carcere.
A cura di Giorgia Venturini
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Quando gli agenti di Porta Genova a Milano hanno fermato Francesco Riva, 42 anni, durante una rissa, non potevano immaginare di avere appena preso il truffatore seriale d'Italia. Una volta in commissariato hanno scoperto che su di lui pendeva già un ordine di carcerazione per una condanna a quattro anni e otto mesi per truffa. E l'elenco delle sue truffe messe a segno non è corto.

Il modus operandi utilizzato era sempre lo stesso: non pagava affitti e convinceva persone a farsi prestare soldi promettendo loro di ripagarle presto perché era ricco. Si spacciava come erede della famiglia di imprenditori che per decenni ha gestito le acciaierie Ilva di Taranto oppure come pilota di Formula 1 con tanto di residenza nel Principato di Monaco. Alla fine aveva collezionato denunce da tutta Italia: dalla Costa Smeralda, alla Toscana e alla Liguria. E ancora Parma e Napoli. Per lui ora sono scattate le manette: gli agenti hanno eseguito l'ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Genova.

In un primo momento Francesco Riva, che si era presentato sotto falso nome, era finito nelle mani degli agenti di polizia dopo una banale lite con alcune persone durante il quale si era preso una testata in faccia. I poliziotti in poco tempo hanno scoperto chi fosse e che su di lui avevano indagato 27 Procure.

Come funzionavano le truffe di Francesco Riva

Negli anni – come riporta Il Giorno – era riuscito a truffare varie persone, tra cui un americano: gli aveva raccontato che era ricco e che era il proprietario di una villa in Versilia. Con la promessa di un soggiorno da ospite nella villa aveva convinto lo statunitense a farsi consegnare 200mila euro. Pochi mesi dopo aveva derubato un'amica che si era vista prelevare a sua insaputa soldi dal conto in banca. Durante una "trasferta" a Olbia aveva soggiornato in un hotel senza mai saldare il debito con la promessa che lo avrebbe fatto a breve perché stava per comprare un'azienda metallurgica dell'isola. E infine a Roma aveva adescato diverse donne su siti di incontri in cui pubblicava foto mentre si trovava su yacht o in alberghi di lusso. Quando però invitava a cena le donne spiegava loro di aver lasciato il portafoglio a casa costringendole quindi a pagare il controllo. Ora per il truffatore seriale si sono aperte le porte del carcere.

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