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“Sono un miracolato”: il bergamasco Roberto Nicoli tra i feriti dell’attentato di Tel Aviv

C’è anche il 38enne di Bergamo Roberto Nicoli tra i cinque feriti dell’attentato di Tel Aviv costato la vita all’italiano Alessandro Parini. L’uomo ha riportato diverse escoriazioni e la frattura di una tibia: oggi si trova in buone condizioni. “Ma devo ancora realizzare quello che è successo”
A cura di Francesca Del Boca
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Roberto Nicoli (Facebook)
Roberto Nicoli (Facebook)

Se l'è cavata con una gamba rotta. "Sono un miracolato", è stato infatti il commento di Roberto Nicoli, professore bergamasco 38enne coinvolto nell'attentato di Tel Aviv che è costato la vita al connazionale Alessandro Parini. 

L'uomo, in visita per la prima volta in Israele (probabilmente in compagnia dello stesso gruppo di italiani nel quale si trovava anche la vittima), ha riportato diverse escoriazioni e la frattura di una tibia. Oggi si trova ricoverato all'ospedale di Tel Aviv: ieri è stato operato ed è in buone condizioni, mentre oggi gli saranno controllate alcune ferite alla testa.

"Tornerà a casa presto"

"Stavo passeggiando e all'improvviso ho visto una macchina bianca sfrecciare, veniva proprio verso di me, volutamente. Mi ha preso in pieno. Non ho avuto il tempo di reagire, non ho potuto fare nulla", le parole di Roberto Nicoli a La Repubblica.

Il giovane professore, 38 anni, è originario di Gandino e vive a Bergamo. Dopo la laurea triennale in mediazione linguistica all’Università di Milano, un dottorato di ricerca in germanista a Pavia e una laurea specialistica in traduzione a Bologna, è stato docente a contratto all’Università di Bergamo e alla Scienza e Vita San Raffaele di Milano. Da quindici anni lavora come interprete per un’azienda svizzera.

"Non ho avuto il tempo di pensare", ha detto ancora Roberto Nicoli, che si trovava nella città israeliana per una breve vacanza pasquale. "Ho sentito un dolore fortissimo alla gamba, come se un pezzo si fosse staccato. Devo ancora realizzare quel che è successo, e ci vorrà tempo".

"Tornerà a casa presto" dichiara intanto a Corriere della Sera lo zio Andrea. "Ha raccontato di sentirsi un miracolato".

L'attentato di Tel Aviv

L'attacco, rivendicato dalla Jihad islamica, è avvenuto il 7 aprile poco dopo le 21.30 sul lungomare di Tel Aviv. Un turista italiano, il 35enne romano Alessandro Parini, è rimasto ucciso da un veicolo che è piombato sulla folla che passeggiava sul lungomare della città israeliana.

L'attentatore, alla guida di un'auto, si è diretto verso la pista ciclabile del lungomare di Tel Aviv, in quel momento affollata di residenti e turisti, e ha colpito sei persone a tutta velocità prima di ribaltarsi e finire la sua corsa sul prato del Charles Clore Park.

In seguito ha tentato di uscire dalla vettura e sparare sulla folla, prima di essere raggiunto dai colpi di pistola e freddato da alcuni agenti prontamente intervenuti sul posto.

Alessandro Parini
Alessandro Parini
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