“Sono stato derubato mentre aiutavo una tifosa allo stadio San Siro”: la denuncia di un soccorritore
Un soccorritore della Croce Bianca di Milano è stato derubato mentre prestava servizio allo stadio ‘Meazza' di San Siro durante la partita di Europa League del 15 febbraio tra Milan e Rennes. Come ha raccontato lui stesso in un'intervista a Fanpage.it, il furto è avvenuto al termine dell'incontro quando ormai gran parte degli spettatori avevano abbandonato gli spalti. "Un vigile del fuoco aveva chiesto il nostro intervento per aiutare una tifosa francese", ha spiegato il soccorritore, "quando siamo tornati alla nostra postazione lo zaino non c'era più".
Il furto al termine della partita Milan-Rennes
Il soccorritore, che ha denunciato il furto subito alla Questura di Milano il giorno successivo, era arrivato allo stadio intorno alle 18 del 15 febbraio. "Siamo tutti un po' tirati con gli orari dato che dobbiamo arrivare tre ore prima dell'evento", ha raccontato, "quindi ci portiamo tutti le nostre cose lì". Quel giorno, il giovane aveva con sé il proprio zaino personale in cui aveva riposto i vestiti da indossare durante il servizio, un pc, un iPad e, oltre alle chiavi di casa e dell'auto, alcuni contanti.
Insieme a due colleghi, il soccorritore era stato assegnato al terzo anello verde, il settore riservato alla tifoseria ospite scesa quel giorno da Rennes. Erano circa le 22:45 quando un vigile del fuoco ha chiesto il loro intervento. La maggior parte dei tifosi era ormai uscita dallo stadio, ma c'era una signora francese al primo anello che aveva bisogno di aiuto. Così, i tre scendono portando con sé l'attrezzatura sanitaria e lasciando gli effetti personali.
Le ricerche dell'iPad localizzato fuori Milano
"Gli zaini vengono tenuti tutti insieme nella postazione che ci viene assegnata dal responsabile della sicurezza dello stadio", ha spiegato il soccorritore, "quando ci dobbiamo spostare per un'emergenza portiamo solo il materiale per il soccorso". In quei minuti, circa 20, il suo zaino sparisce. Resosi conto del furto, chiede subito l'intervento degli agenti di polizia presenti allo stadio. "Ci siamo messi sulle sue tracce grazie al localizzatore dell'iPad, ma sebbene indicasse che il dispositivo era ancora in zona il raggio era stato giudicato troppo ampio per poter agire".
Il giorno seguente, quando il soccorritore si è presentato in Questura a sporgere denuncia, era ancora possibile risalire alla posizione fornita dal localizzatore dell'iPad, ma ormai era molto lontano da Milano. "A distanza di giorni non ho ricevuto da parte della polizia una risposta riguardo le immagini", ha commentato il soccorritore, "abbiamo le telecamere del Var per controllare in live quello che succede sul campo e dopo una settimana dal furto non so se sono state analizzate quelle rivolte sugli spalti. È un caso che sia stato portato via il mio zaino, ma la cosa grave è che stavo svolgendo un servizio pubblico".