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Covid 19

Sondrio, preoccupano i nuovi ricoveri: “In terapia intensiva la metà sono cinquantenni”

Crescono i nuovi ricoveri Covid all’ospedale Morelli di Sondalo. Qui in tre giorni in nuovi ingressi sono 38: 117 in tutto di cui 12 in terapia intensiva. La metà dei pazienti più gravi ha cinquanta e sessant’anni. “L’età media dei pazienti ricoverati – precisa Chiara Rebucci, responsabile dei reparti Covid-19 – si è sicuramente abbassata, verosimilmente perché nelle rsa abbiamo l’effetto protettivo del vaccino”.
A cura di Giorgia Venturini
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Un reparto di terapia intensiva (foto di repertorio)
Un reparto di terapia intensiva (foto di repertorio)
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Cresce la pressione e la preoccupazione al Morelli di Sondalo, l'unico ospedale della provincia di Sondrio adibito alle cure Covid. Qui aumentano i nuovi ricoveri e si abbassa l'età media dei malati: i ricoverati sono in tutto 117, di questi 12 in terapia intensiva. La metà dei pazienti più gravi sono sessantenni e cinquantenni, facendo abbassare così l'età media dei ricoverati. "L'età media dei pazienti ricoverati – precisa Chiara Rebucci, responsabile dei reparti Covid-19 – si è sicuramente abbassata, verosimilmente perché nelle rsa abbiamo l'effetto protettivo del vaccino, e non si sono più avuti focolai. I casi nella nostra provincia sono in continuo incremento e la raccomandazione a tutti, di qualsiasi età, è di non sottovalutare la contagiosità del coronavirus, che si manifesta con sintomi gravi non soltanto negli anziani o in chi è affetto da altre patologie ma anche nelle persone più giovani e in buona salute, come verifichiamo ogni giorno. Nessuno può quindi ritenersi al sicuro".

Si abbassa l'età media dei ricoverati

Per far fronte a una nuova ondata Covid presto verrà aperto un nuovo reparto. Troppi i nuovi ingressi negli ultimi giorni: in soli tre giorni i nuovi ricoveri sono statui 38, mentre in due settimane sono 52 in più. Inoltre, da venerdì scorso in provincia si sono registrati altri cinque decessi, due donne e tre uomini. Il più giovane un sessantenne. "I numeri  inquadrano con chiarezza una situazione allarmante che dovrebbe convincere tutti a essere prudenti e ad adottare le misure di sicurezza", concludono dall'ospedale. Qui, come in altre province, a preoccupare è infatti l'età media che si abbassa sempre più.

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