Sofia Castelli uccisa dall’ex fidanzato nascosto nell’armadio: condannato a 24 anni
Nella mattinata di oggi, venerdì 12 aprile, Zakaria Atqaoui accusato di aver ucciso l'ex-fidanzata Sofia Castelli nel luglio 2023, è stato condannato a 24 anni di carcere dal Tribunale di Monza e non all'ergastolo. La Corte ha infatti riconosciuto le attenuanti generiche che hanno prevalso sulle tre aggravanti contestate: premeditazione, futili motivi e crudeltà.
La giovane ventenne è stata accoltellata a morte nella sua abitazione a Cologno Monzese da Atqaoui che si era nascosto nell'armadio della giovane mentre lei non era in casa. L'uomo di 23 anni era accusato di omicidio volontario aggravato da futili motivi, premeditazione e uso del mezzo insidioso.
I parenti di Sofia Castelli: Sentenza ingiusta
I parenti di Sofia Castelli, che erano presenti all'udienza, appena sentito che l'imputato è stato condannato a 24 anni, sono esplosi in lacrime. Gli avvocati che li assistono, l'hanno definita una "sentenza ingiusta". Di parere opposto invece il difensore che lo aveva definito un atto d'impeto e non premeditato. "Meritava l’ergastolo, tra 24 anni lui avrà circa 50 anni, mentre Sofia resterà per sempre senza vita", ha dichiarato a Fanpage.it Aurora, la migliore amica della ventenne.
La confessione e la vicenda processuale
Il 29 luglio 2023, Zakaria Atqaoui, dopo aver ucciso Sofia Castelli, ha fermato una pattuglia della polizia locale e ha confessato quanto commesso. Durante l'interrogatoria ha ammesso che voleva sorprendere Sofia con l'obiettivo di ucciderla. Il movente? Una gelosia accecante.
Accusato di omicidio volontario aggravato, la procura di Monza aveva chiesto il giudizio immediato che è stato concesso. Il processo ad Atqaoui si è aperto il 19 gennaio 2024 con la prima udienza. La pena massima prevista era l'ergastolo, ma è stato condannato a 24 anni.
(Ha collaborato Chiara Daffini)