Socialboom vuole farsi difendere dall’avvocato di Corona, il legale: “Non so chi sia, ma perché no”
È stato denunciato per sostituzione di persona e falsa dichiarazione a pubblico ufficiale: Francesco Belardi, youtuber conosciuto con il nome "Socialboom", domenica scorsa ha infatti provato a entrare alla Games Week con un green pass di un'altra persona. Un'azione che il ragazzo ha raccontato durante una diretta sul suo canale Twitch. E sarebbe stato proprio un utente ad allertare la sicurezza e le forze dell'ordine di quanto stava accadendo. Ieri, durante un'altra diretta sulla piattaforma, sempre il 25enne ha affermato di non aver ancora scelto un avvocato per difenderlo: "Non ci ho ancora pensato – racconta agli utenti -. La cosa positiva è che essendoci una causa mediatica, l'avvocato lo prendo gratis". Subito dopo ha affermato di star valutando l'idea di chiedere all'avvocato Chiesa, noto per essere il legale di Fabrizio Corona, di difenderlo: "Valuto l'avvocato Chiesa al processo. Chiesa, secondo me, me lo fa gratis", sostiene lo youtuber.
L'avvocato Chiesa: Se mi dovesse chiedere di assisterlo, perché no
L'avvocato, sentito da Fanpage.it, ha detto di non conoscere il ragazzo e per il momento di non essere stato contattato: "Se mi dovesse chiedere di assisterlo, perché no". Sulla possibilità di lavorare gratuitamente invece, il legale è categorico: "No, non credo che sia questo il caso. Io, nella mia vita, ho assistito tante persone. Quando è il caso decido io chi merita o meno di essere assistito gratuitamente. Possono essere tanti i motivi. Se si tratta di una persona in difficoltà economica che lo chiede per piacere, va bene. Siamo cristiani. Ma che difenda uno gratis perché è un caso mediatico, no".
Dalla zona rossa di Codogno al green pass non suo
Lo youtuber, relativamente alla vicenda di domenica scorsa, ha detto di essere consapevole di aver fatto una cosa sbagliata: "Non sono un esempio da seguire", ha ripetuto ai suoi utenti. Ha poi affermato che pagherà la sanzione di 270 euro. Belardi era già balzato agli onori di cronaca quando durante il primo lockdown di marzo 2020 aveva detto, sempre in una diretta social, di aver violato la zona rosso nei pressi di Codogno. Una dichiarazione che poi era risultata non vera perché le immagini erano state girate in uno dei Comuni che all'epoca non erano sottoposti ad alcun tipo di restrizione.