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Smerciavano la droga via social: sequestrati trenta chili tra cocaina, hashish e marijuana

Sono in totale otto le persone che sono state arrestate con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti: la droga veniva venduta utilizzando Instagram e Telegram.
A cura di Ilaria Quattrone
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Sono in totale otto le persone arrestate in un'operazione condotta dai carabinieri del comando provinciale di Monza e Brianza. Oltre agli arresti, sono stati sequestrati trenta chili tra cocaina, hashish e marijuana e una revolver. Si è riusciti a risalire alla loro identità proprio grazie al sistema che avevano messo in piedi: pubblicizzavano via social la droga dove veniva pubblicato anche il prezziario. I presunti responsabili dovranno rispondere dell'accusa di detenzione, produzione e spaccio di sostanza stupefacenti.

La droga venduta tra il 2019 e il 2021

Le indagini sono iniziate quando uno degli indagati, un 33enne, è stato arrestato a marzo 2020 a Usmate Velate per detenzione finalizzata allo spaccio di stupefacenti. Nel suo appartamento erano stati trovati un chilo di cocaina, hashish e marijuana oltre a quattromila euro. Pochi giorni dopo erano stati trovati, in un garage, altri 16 chili di sostanze stupefacenti. Gli otto arrestati facevano parte di due gruppi diversi, ma che erano collegati tra loro: uno era attivato nell'area di Vimercate e l'altro tra i comuni di Limbiate e Varedo. Grazie alle indagini, è stato possibile scoprire che la droga è stata venduta tra l'estate del 2019 e marzo 2021 e anche durante i vari lockdown. In questo periodo sono stati venduti oltre duemila dosi di droga con ricavi di circa 25mila euro e sequestrati oltre trenta chili di sostanza tra cocaina, hashish e marijuana. La vendita ha interessato diversi comuni della provincia di Monza mentre la produzione avveniva nel comune di Sant'Angelo Lodigiano, in provincia di Lodi.

Venivano utilizzati Telegram e Instagram

Per vendere la droga venivano utilizzati sia Telegram che Instagram. Attivando l'opzione per la cancellazione dei messaggi inviati attraverso il timer o manualmente era possibile eliminare qualsiasi traccia. Durante la "prevendita", venivano inviate anche le foto delle sostanze. Il sistema è stato scoperto dopo che, a seguito del sequestro dei cellulari, è stato possibile procedere con l'analisi dei dispositivi.

Chi sono gli arrestati

Tre degli arrestati (un 33enne, un 21enne e un 25enne) vivevano a Concorezzo. Il primo era affidati ai servizi sociali con divieto di uscire nelle ore notturne. L'ultimo invece era già agli arresti domiciliari perché arrestato a marzo. A Biassono è stato arrestato un altro 21enne, a Varedo un 22enne, a Limbiate un altro 21enne, a Pioltello un 44enne e infine a Sant'Angelo Lodigiano è stato arrestato un uomo di 67 anni. Alcuni erano operai mentre altri non svolgevano alcuna attività.

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