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Ilaria Salis dalla detenzione all'elezione in Europa

“Sit-in di protesta sotto la casa occupata abusivamente da Ilaria Salis”: la proposta della Lega a Milano

“Fuori questa ideologia malata dalla nostra città e dalle istituzioni, danneggiano i più deboli e i rispettosi delle regole”, fanno sapere i vertici del Carroccio a Milano. La manifestazione è prevista per le 11 di sabato 29 giugno in via Pavia.
A cura di Francesca Del Boca
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Dopo l'approvazione in Regione Lombardia della mozione contro Ilaria Salis, a cui viene contestato un debito di 90mila euro nei confronti dell'ente di edilizia residenziale pubblica Aler, non cessano le polemiche sulla neo europarlamentare monzese. I vertici della Lega milanese hanno infatti annunciato un sit-in di protesta nei pressi dello stabile sui Navigli che in passato sarebbe stato occupato abusivamente dall'esponente di Alleanza Verdi Sinistra in Europa.

"Domani mattina (sabato 29 giugno) alle ore 11 in via Pavia, angolo via Sforza, insieme al movimento giovanile della Lega e ai nostri rappresentanti politici, ci presenteremo nei paraggi dello stabile occupato da Ilaria Salis per ribadire con fermezza la nostra più totale contrarietà alla pratica delle occupazioni abusive", sono state le parole di Alessandro Verri, capogruppo della Lega in Consiglio comunale a Milano. "Scenderemo in piazza per chiedere con fermezza lo sgombero immediato di tutti gli abusivi e gli stabili occupati, in difesa di tutti quei cittadini onesti che aspettano il loro turno regolarmente per l'assegnazione della casa popolare e che, purtroppo, sono costretti a fare i conti con centri sociali e furbetti. Fuori questa ideologia malata dalla nostra città e dalle istituzioni che finisce per danneggiare i più deboli e i rispettosi delle regole".

Il presunto debito da 90mila euro con Aler

"La polizia mi ha trovato nello stabile nel 2008, quando avevo 24 anni. Oggi ne ho 40. Da allora non sono più andati a fare verifiche per vedere chi ci abitasse, però l’Aler mi contesta lo stesso un debito di 90 mila euro", aveva replicato la stessa Salis. "Non risulta nessun contratto, nessuna richiesta di pagamento, non c'è nessuna sentenza civile o penale. Come hanno fatto a calcolare questa cifra?", le hanno fatto eco i suoi legali, davanti alla richiesta della compagine di centrodestra in Regione di pignorare lo stipendio da europarlamentare dell'attivista per sanare il presunto debito. Intanto, agli uffici dell'Aler risulterebbero due ingressi abusivi da parte di Salis: uno nel 2008 sui Navigli, in via Borsi 14, e uno in via dei Cinquecento, quartiere Corvetto.

Salis: "Occupare non è da furbetti, azione illegale ma legittima"

"Vivere in una casa occupata non è da furbetti", si era esposta ancora Salis sul tema. "L'azione è illegale ma legittima. "Essere occupanti vuol dire essere trattati come criminali per aver cercato di vivere in modo dignitoso. Tutti e tutte dobbiamo avere un tetto sulla testa, e non sempre le azioni legittime sono legali in quel dato momento: servono a cambiare le leggi, prendendo in considerazione le istanze dei gruppi subalterni", aveva chiarito. "A Milano le case popolari sfitte sono più di 12mila, di cui oltre 5mila appartengono a Erp (gestite da MM) e più di 7mila ad Aler. In tutta la città metropolitana arrivano addirittura a quota 15mila. Un quinto delle case popolari, dunque, non è assegnato, eppure non sono poche le persone che ne avrebbero bisogno: in città, a fine 2023, erano in lista d'attesa ben 10mila famiglie".

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