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Sindacalisti entrano nei Leroy Merlin milanesi e svuotano gli scaffali: proteste per 500 licenziamenti

I sindacalisti di Si Cobas sono entrati nei negozi Leroy Merlin di Assago e Rozzano svuotando gli scaffali e abbandonando la merce davanti alle casse. Si tratta di azioni dimostrative intraprese per protestare contro il licenziamento di 472 lavoratori del deposito di Piacenza.
A cura di Enrico Spaccini
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Le proteste dei lavoratori del deposito logistico di Leroy Merlin di Castel San Giovanni (Piacenza) sono arrivate anche in Lombardia. Le ultime due azioni dimostrative, ovvero decine di carrelli della spesa riempiti e abbandonati davanti alle casse, si sono svolte nel Milanese, ad Assago e Rozzano. Per oggi, 28 novembre, è attesa un'altra azione a Montichiari, in provincia di Brescia. A mobilitarsi sono i sindacalisti del Si Cobas che hanno già colpito più di 30 volte nell'ultimo mese in tutto il nord-ovest del Paese.

Il piano di sviluppo di Adeo e la dismissione del deposito di Piacenza

Lo scorso 26 ottobre, infatti, Leroy Merlin ha comunicato il recesso del contratto per i servizi prestati a Castel San Giovanni con la direzione di Iron Log, la cooperativa che gestisce il deposito da otto anni. Adeo, il gruppo che detiene l'azienda francese, ha disposto un piano di sviluppo che prevede investimenti per 150 milioni di euro, creazione di 2.500 posti di lavoro e apertura di 50 nuovi posti vendita.

Tuttavia, nel piano è prevista anche la dismissione del deposito piacentino perché considerato "inefficiente" di fronte a perdite dichiarate "per un valore di oltre 24 milioni di euro negli ultimi 3 anni". Ciò vuol dire che i 472 lavoratori di Iron Log, che in alcuni periodi dell'anno arrivano anche a 520, rimarranno senza lavoro.

Le proteste dei sindacalisti

I sindacalisti Si Cobas hanno, quindi, messo in piedi una serie di azioni dimostrative che stanno avendo eco in tutta la parte settentrionale del Paese. Presentandosi come normali clienti, cominciano a svuotare gli scaffali dei vari negozi Leroy Merlin abbandonano la merce davanti alle casse o in mezzo ai corridoi.

Leroy Merlin ha iniziato a presentare esposti alle Procura di Piacenza e Milano. Gli investigatori stanno esaminando le telecamere di sorveglianza, ma al momento non sembra si possano configurare reati come atti vandalici, devastazione e saccheggio dato che la merce viene riposta nei carrelli e lasciata nei negozi. Per il momento, la questione resta aperta con Si Cobas che attraverso il rappresentante Ruben Bongiovì ribadisce: "Noi teniamo al posto di tutti. Hanno proposto indennizzi e buonuscite. Facessero proposte serie, non siamo bambini".

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