Simba La Rue torna ai domiciliari: il trapper ha violato gli orari imposti dall’obbligo di dimora
Torna ai domiciliari Mohamed Lamine Saida, il trapper 25enne conosciuto come Simba La Rue, per aver violato l'obbligo di dimora con la prescrizione di non uscire nelle ore serali e notturne se non autorizzato. L'aggravamento della misura cautelare è arrivata al cantante nel giorno di Pasqua, quindi domenica 31 marzo, ma la notizia si è diffusa solo quando le società che si occupano dell'organizzazione dei suoi concerti hanno annullato tutte le date del Tunnel live tour, compresa quella del 9 maggio che si sarebbe dovuta tenere al Fabrique di Milano.
Le vicende giudiziarie che riguardano Simba La Rue
Simba è stato condannato in primo grado in due procedimenti giudiziari a suo carico. A luglio del 2022, insieme al collega e amico Zaccaria Mouhib (alias Baby Gang) si sarebbe reso protagonista di una sparatoria avvenuta lungo via Tocqueville, a pochi passi da Corso Como. In quel caso, il trapper 25enne è stato condannato a 6 anni e 4 mesi di reclusione.
Dopodiché Simba è coinvolto anche nella cosiddetta "faida tra trapper", insieme al collega padovano Mohamed Amine Amagour (ovvero Baby Touché). Per quella vicenda il 25enne, che aveva anche riportato una ferita da accoltellamento a una gamba, era stato condannato sempre in primo grado ad altri 4 anni di reclusione.
La violazione delle prescrizioni della misura cautelare
Dopo aver trascorso qualche tempo in carcere, Simba La Rue aveva ottenuto misure cautelari alternative che gli hanno consentito di guarire dalla ferita alla gamba e, successivamente, di pubblicare un nuovo album. Il 31 marzo, però, durante il giorno di Pasqua al cantante è arrivato l'avviso di aggravamento della misura cautelare. Alcuni giorni prima, infatti, avrebbe violato la prescrizione sugli orari imposti.
Costretto ora ai domiciliari, il trapper ha dovuto annullare tutte le date previste per il nuovo live tour, Tunnel. A maggio Simba La Rue dovrà tornare in Tribunale per il primo processo d'appello.