Perchè Simba La Rue è stato accoltellato: cosa è successo con il rapper Baby Touche
Una guerra tra bande rivali, senza esclusione di colpi. L'ultimo alle quattro del mattino in un paesino della provincia di Bergamo, Treviolo. Mohamed Lamine Saida, lecchese di origini tunisine, sta accompagnando la ragazza a casa dopo una nottata insieme quando viene raggiunto da un fendente: a colpirlo un altro giovane, un sicario improvvisato sceso di corsa da un'auto che poi riparte a tutto gas. Una storia di violenza qualunque, di livore della periferia. O forse no, perché il ragazzo ferito in realtà non è uno chiunque. È Simba La Rue, nome d'arte della scena rap milanese. È una storia di vendetta, l'ennesimo capitolo di una battaglia tra gang che ha radici profonde.
Il primo scontro tra Simba La Rue e Baby Touche
Non può essere un caso allora, quella coltellata in piena notte. Sì, perché da tempo Simba La Rue è al centro di una vera e propria faida a due, avversario: Baby Touche. "Collega" rapper, vero nome Amine Amagour, ha 19 anni, origini marocchine e abita a Padova. I due si conoscono, e – per motivi ancora oscuri – si odiano. Attraverso i social si provocano, addirittura si insultano, in gergo si chiama "dissing" ed è uno spregio alla banda rivale. La tensione monta sempre di più, post dopo post. Fino allo scontro reale, con i pugni e con i calci. Succede a Milano, lo scorso febbraio. Cosa è stato ad accendere la miccia? Forse una ritorsione per un insulto che il rapper padovano avrebbe rivolto a Simba La Rue a gennaio, nel suo singolo "Pull up". L'aggressione, postata sui social, diventa virale.
Il rapper accoltellato per vendetta
Un episodio del genere non può non avere delle conseguenze. Insorge la gang di Baby Touche. "Pensate di averla chiusa così, la storia? È iniziata ora". "Ti sei messo in un bel guaio", dicono sempre via social gli amici del rapper preso a pugni. Iniziano così piccoli scontri tra i clan rivali: un pestaggio di gruppo davanti alla stazione ferroviaria di Padova a febbraio, una rissa in un club di Vicenza a maggio. E poi l'accoltellamento di Simba La Rue alle porte di Bergamo, la notte del 15 giugno. È stata l'escalation della vendetta, risposta dell'avversario Baby Touche? Quest'ultimo se ne tira fuori. "Io faccio solo musica". E ancora: "Dovremmo aiutarci uno con l’altro, non farci la guerra. Tutto questo non ha senso, dovremmo fare la musica insieme, non ammazzarci". Chissà.