Simba La Rue, arrestato per il sequestro di Baby Touché, rischia di perdere una gamba in carcere
Resta in cella Mohamed Lamine Saida alias Simba la Rue, il rapper detenuto a San Vittore dopo l'arresto per il sequestro del capo della gang rivale Baby Touché (ovvero Amine Mohamed Amagour).
Insieme a lui altre nove persone, membri delle due gang rivali che da tempo si fronteggiano senza esclusioni di colpi. Due crew governate, scrivono i carabinieri, "da regole di fedeltà reciproca e di omertà" e che si sono rese protagoniste di "reiterati episodi di violenza" che hanno travalicato "l'aspra conflittualità determinata dalle rivalità nella diffusione delle rispettive produzioni musicali". "Siamo in guerra", hanno detto agli inquirenti. Il fermo così è scattato a fine luglio, con le accuse di tentato omicidio e sequestro di persona.
Il rischio di perdere una gamba
Ma Simba La Rue, in questo momento, non può rimanere dietro le sbarre. Il gip Guido Salvini ne ha infatti predisposto l'immediato trasferimento all'ospedale San Gerardo di Monza, per sottoporsi a una lunga operazione chirurgica.
Lungaggini burocratiche, nient'altro. E intanto le condizioni del rapper si aggravano sempre più. Più passa il tempo, più aumenta il rischio di perdere una gamba.
L'accoltellamento
La ferita è la conseguenza di un agguato subito a inizio giugno nel paese di Treviolo, provincia di Bergamo. Simba La Rue si trova in compagnia della fidanzata, è tarda notte: la sta accompagnando a casa quando viene raggiunto da un fendente: a colpirlo un altro giovane, un sicario improvvisato sceso di corsa da un'auto che poi riparte a tutto gas.
L'immediato ricovero in ospedale
"La criticità maggiore è quella a carico del nervo femorale. Infatti è fattuale ed è documentato strumentalmente che il Saida abbia riportato tale duplice lesione nervosa. Lesione che dovrà essere ragionevolmente trattata chirurgicamente", ha scritto a proposito della ferita riportata durante l'agguato il medico legale che l'ha visitato in carcere.
Condizioni incompatibili con la detenzione: il ragazzo deve essere ricoverato "nel più breve tempo possibile", come ha ordinato il gip. Eppure niente ancora si muove.