Silvio Berlusconi racconta una barzelletta sulla guerra in Ucraina: “Questa ve la regalo”
Dici Silvio Berlusconi, dici barzelletta. È da sempre il suo tratto distintivo in ogni occasione, dagli incontri di caratura internazionale ai comizi di piazza in provincia, dalle cene di gala (no, non quelle eleganti) ai ritrovi di partito. Leggendari motteggi spesso e volentieri boccacceschi che non risparmiano niente e nessuno, da Greta Thunberg (barzelletta sulle svedesi e le loro notti di passione con gli italiani) al Papa. Stavolta tocca al conflitto in Ucraina.
La barzelletta sui soldati della guerra in Ucraina
Succede alla presentazione dei prossimi candidati consiglieri di Forza Italia alle elezioni regionali lombarde del 12 e 13 febbraio 2023, nella dimora brianzola di Villa Gernetto a Lesmo. Il Cavaliere, affiancato dalla capogruppo di FI al Senato Licia Ronzulli e dal coordinatore provinciale Alessandro Sala, si scatena e inizia a raccontare. "Vorrei cominciare con il mio discorso, ma prima mi hanno appena raccontato una storiella divertente che regalo ai nostri candidati, perché nell'approccio con le altre persone da convincere le storielle rendono molto cordiale il colloquio", ha esordito il leader di Forza Italia.
Ecco la barzelletta: "C'è un giovane che fugge dalla Russia e dice: "Non voglio andare a combattere con i nostri amici dell'Ucraina". Trova una suora: "Suora, dove posso nascondermi? Mi stanno inseguendo". E la suora: "Sotto la gonna, è la cosa più semplice". Arrivano gli altri: ‘Dov'è quel ragazzo che fugge? Dov'è? Dov'è andato?'. E poi la suora dirà: ‘Ecco, puoi uscire perché il pericolo non c'è più'". Gran finale: "Il ragazzo russo ringrazia la suora: "Devo farle anche dei complimenti perché, stando sotto la gonna, ho visto delle gambe quasi da calciatore, molto muscolose e coltivate". La suora: Se guardavi un po' più su, ti accorgevi che anch'io non volevo andare a combattere‘".
Le battute più scomode di Silvio Berlusconi
Del resto i motti di spirito e le battute (se non vere e proprie gaffe) del Cavaliere azzurro non si fermano davanti a niente. Insomma, non solo barzellette. Le frasi più memorabili, tra quelle rimaste nella storia? Riferendosi al presidente degli Stati Uniti: "Obama è uno abbronzato e vi saluta. Voi non ci crederete, ma sono andati a prendere il sole in spiaggia in due, perché è abbronzata anche la moglie”. Rivolto a quello francese Nicolas Sarzoky: "Ti ho dato tua moglie (Carla Bruni)". Al socialdemocratico tedesco Martin Schulz, poi diventato presidente del Parlamento Europeo: "La suggerirò per il ruolo di kapò in un film sui campi di concentramento nazisti". Nel 2003, per incoraggiare gli investitori di Wall Street. "Investite da noi, ci sono tante belle segretarie e meno comunisti". L'ultima, come esortazione per i suoi giocatori del suo Monza: "Se vincete vi faccio arrivare un pullman pieno di tr..".