Siccità in Lombardia, oltre al cambiamento c’è un altro responsabile: è la Regione
Il cambiamento climatico è in atto da decenni ed è ormai irreversibile. Lo dicono a gran voce gli scienziati ed è sotto gli occhi di tutti. "Ma c'è un altro colpevole, più vicino a noi: è la Regione. Perché è con colpevole ritardo che ha affrontato l'emergenza idrica che stiamo vivendo in Lombardia".
Insorgono le opposizioni e in questo caso il consigliere regionale dem Matteo Piloni, componente delle commissioni Territorio e infrastrutture e Agricoltura, montagna, foreste e parchi.
"Già da gennaio si poteva fare qualcosa di concreto: eppure il primo tavolo è stato convocato il 31 marzo, le prime decisioni prese ad aprile, quelle dopo ancora a giugno. Ed eccoci arrivati qui", ha detto a Fanpage.it.
Qui con le centrali termoelettriche che stanno chiudendo, la pianura in sofferenza e i rubinetti dei paesini di montagna da cui esce solamente un flebile filo d'acqua.
"È un problema di tempestività, consapevolezza e programmazione. Non c'è velocità negli interventi: la locomotiva d'Italia, da questo punto di vista, è su un binario morto". Al secco, sicuramente.
Cambiare il sistema
Intanto la stessa Regione, attraverso il suo presidente Attilio Fontana, ha appena annunciato che dichiarerà lo stato d'emergenza per la crisi idrica. "Parlare di interventi d'emergenza è anche giusto, in questo momento, ma non è la soluzione".
A ruota arriva anche Massimo De Rosa, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle. "Il punto reale è che la Regione non ha mai spinto per attuare i grandi cambiamenti necessari: la pianura Padana non può andare avanti a sprecare risorse, deve attuare politiche a monte che mitighino gli effetti dei cambiamenti climatici", il suo commento a Fanpage.it.
Responsabilità più ampie, che riguardano politiche comunitarie tra governi e istituzioni. "Ma la Regione certo non ha mai fatto niente in questa direzione: le conviene senza dubbio mantenere lo status quo, per assicurarsi il suo pacchetto di voti. Una visione davvero miope: se andiamo avanti così, a gambe all'aria ci finiamo tutti quanti".
Commissariare Fontana
Uscendo dal perimetro politico le accuse contro la giunta guidata da Attilio Fontana risultano ancora più drastiche. Il Presidente del Wwf della Lombardia, Gianni Del Pero, in un'intervista a Fanpage.it ha denunciato la totale assenza di coordinamento.
"La Regione adesso chiede lo stato di calamità, ma finora non ha mai voluto esercitare il suo ruolo di controllo.", dice Del Piero, che aggiunge: "Adesso deve assolutamente intervenire e richiedere di far scendere acqua da monte a valle".
E se Attilio Fontana non lo farà il Presidente del Wwf lombardo è convinto che l'unica soluzione sia "commissariare Regione Lombardia per ordinare il rilascio immediato delle acque stoccate in montagna".