Siccità in Lombardia, il presidente Fontana: “Se non piove, la situazione precipita”
La terra soffre, e il governatore si rivolge al cielo. "È chiaro che la situazione rischia di precipitare se non inizierà ad arrivare un po' di acqua dall'alto". Lo ha detto il governatore di Regione Lombardia Attilio Fontana ai microfoni di TgCom24, durante un'intervista. "La situazione attuale è di una gravità mai verificatasi in Lombardia. Un'eccezionalità che si sta ripetendo da qualche anno ma mai grave come quest'anno. Sono due mesi che monitoriamo la situazione e stiamo cercando di utilizzare nel miglior modo possibile l'acqua che rimane. Bisogna salvaguardare da un lato l'aspetto dell'uso civile e, dall'altro, l'agricoltura". Con l'idea di intervenire anche con i fondi del Pnnr.
Ancora dieci giorni
Intanto, rimane da capire se la Lombardia chiederà lo stato di emergenza o quello di calamità. Così come chiederà aiuto alla Svizzera e alle sue (poche) riserve per il lago Maggiore. È questione di poco tempo: tra una decina di giorni infatti le risorse idriche disponibili non saranno più sufficienti a coprire tutto il fabbisogno dei campi. Il primo è stato il consorzio di bonifica del Chiese, in provincia di Brescia: dal 30 giugno non darà più acqua agli agricoltori per irrigare. L'ente pubblico che gestisce l'approvvigionamento idrico dei terreni ha fatto sapere che è stata quasi raggiunta la quota minima del livello del lago d'Idro, e che per questo chiuderà i rubinetti. Insomma, non basterà qualche goccia dalle nuvole per risolvere un problema ambientale, economico e sociale di proporzioni enormi.